Il legame traumatico: lo pseudo-amore

Ti sei mai chiesto perché un bambino desidera disperatamente amore e attenzione dal genitore violento? Perché ci sono persone che rimangono incastrate in relazione tossiche?

Il legame traumatico è una sorta di stile di attaccamento appreso che si verifica quando la figura di riferimento di un bambino elargisce abuso e amore in modalità intermittente ed al posto di amore e cura.

L’attaccamento primario positivo con il caregiver, in genere la mamma ed il papà, è fondamentale affinché da grandi si sia capaci di formare relazioni sane. Quando nasciamo la figura di riferimento deve essere capace di soddisfare rapidamente i nostri bisogni, offrire conforto, attenzione positiva e amore incondizionato affinché queste esperienze si sedimentino dentro di noi per consentirci in età adulta di formare altrettanti attaccamenti sani.

Queste interazioni positive con le persone a noi più vicine ci consentono di crescere in fiducia e aumentare la nostra autostima. Stabiliscono nella nostra mente un modello operativo interno (MOI) essenziale per creare relazioni sane e normali, quelle stesso modello che tenderemo a ricercare e proporre nel futuro.

Alcuni genitori purtroppo non sono preparati a tale compito, talvolta per inesperienza o perché a loro volta hanno avuto esperienze primarie insoddisfacenti, e tendono a replicare sulla generazione futura quanto appreso senza porsi in una posizione tale da fare uno “scatto” evolutivo sul piano psico-affettivo.

Quando un genitore propone al proprio figlio sin dall’inizio interazioni incoerenti basate su affetto alternato a violenza o abuso nel bambino si crea una connessione a livello mentale che prevede amore ed abuso come manifestazione interconnesse. Le reazioni violente vengono normalizzare e considerate parte integrante dell’amore. Il legame di attaccamento che si crea è di tipo traumatico, ma questo tutt’altro che un legame d’amore. Tuttavia, desideriamo ancora ricevere amore ed attenzioni dall’abusante non solo perché è l’unica forma di “affetto” che impariamo a conoscere ma anche perché proviene dalle persone dalle quali dipendiamo fisicamente, quelle deputate a soddisfare i nostri bisogni primari; inoltre piuttosto che nessuna attenzione un bimbo predilige ricevere una forma di attenzione dolorosa o violenta.  

Per coloro che non hanno sperimentato questo tipo di legame affettivamente intermittente, né da bambino né da adulto, è difficile capire il legame traumatico. Basti pensare che gli essere umani hanno un bisogno primordiale di formare legami di attaccamento con gli altri, indipendentemente dal fatto che questi attaccamenti siano amorevoli o offensivi. Questi attaccamenti sono essenziali per la nostra sopravvivenza in quanto esseri sociali. La parte primitiva del nostro cervello segue l’istinto di sopravvivenza più che la logica, la ragione. Non valuta le conseguenza a lungo termine ma solo il bisogno di garantire la sopravvivenza dell’individuo facendo si che metta in atto comportamenti protettivi radicati nella nostra psiche. Per sopravvivere cerchiamo di mantenere l’appartenenza al “branco-famiglia” che riproponiamo nelle relazioni future andando alla ricerca di partner che mostrino caratteristiche simili alla relazioni avute coi partner precedenti e che ci permettano di mantenere, e non tradire, la vicinanza psichica col caregiver (madre/padre).

 

Come si crea un legame traumatico?

Il legame traumatico si crea quando due persone sperimentano insieme situazioni emotivamente intense, rischiose e paurose. L’aggressore dapprima è crudele ed insensibile e poi fornisce in modo casuale affetto o gentilezze: questo si chiama rinforzo intermittente. Rimaniamo agganciati alle piccole gentilezze e gesti amorevoli dei quali ci rimane un ricordo amplificato nonostante il comportamento crudele e sadico dell’aggressore superi di gran lunga i gesti amorevoli. Nelle situazioni minacciose per la nostra sopravvivenza psichica cerchiamo prove di speranza, un piccolo segno che la situazione possa migliorare. Il narcisista è abili nel creare relazioni sul legame traumatico per riuscire a controllare il partner. 

Per comprendere appieno il motivo per cui si rimanga incastrati in un legame traumatico è necessario esaminare le reazioni fisiologiche e cerebrali che si verificano durante le fasi iniziali dell’ attaccamento.

Quando siamo stressati, il corpo rilascia cortisolo ed adrenalina, ormoni dello stress. Una volta che l'adrenalina ha inondato il corpo, il cervello entra in azione per combatterlo inviando dosi massicce di dopamina, l'ormone del benessere. Il livello di dopamina è più alto quanto più inaspettate sono le ricompense positive post abuso. Dopo che si sono ricevute "coccole" viene inoltre rilasciata ossitocina, ormone dell’amore, che produce un profonda senso di gratificazione a cui è difficile rinunciare perché crea dipendenza.

Il narcisista  stimola in modo potente questa sostanza chimica usando tecniche di seduzione (love bombing), rispecchiando il comportamento del partner, fingendo di comprenderne i desideri più profondi in modo da agevolare la formazione rapida di uno stretto legame di dipendenza.

 

Stai confondendo l’abuso per amore? Di seguito i segnali distintivi:

  • Ti senti in colpa quando il partner è offensivo: “se solo avessi cucinato la cena proprio come gli piace”, “se avessi ottenuto voti migliori a scuola i miei gestori non mi avrebbero incolpato per i sacrifici che hanno dovuto fare”.
  • Ti senti criticare con la scusa stava solo cercando di aiutarti: i continui rimproveri non rappresentano una forma di critica costruttiva soprattutto se ti fanno sentire inutile. In una relaziona sana un partner incoraggia non sminuisce in alcun modo. 
  • Hai smesso di esprimere i tuoi veri sentimenti: all'inizio della relazione ti sentivi alla pari, ti esprimevi liberamente e discutevi col partner mentre ora ti censuri, taci per quieto vivere, per non sentirti attaccare o sminuire, temi il confronto.
  • Anticipi i suoi desideri e metti i suoi bisogni prima dei tuoi: pensi all’ora in cui rientrerà a casa e sistemi per assicurarti che tutto sia a posto quando tornerà? Ti assicuri di essere puntale e che tutto sia fatto bene per evitare che si alteri?
  • Hai la sensazione di camminare sulle uova: devi fare attenzione per evitare che alla minima occasione possa criticati, offenderti, arrabbiarsi, darti la colpa, esplodere?
  • Pensi di poterlo cambiare: all'inizio della relazione, le cose erano così diverse. Era gentile, affascinante e ti trattava con rispetto. Senza rendertene conto ti ha travolto col suo corteggiamento (love bombing) e ora che le cose sono cambiate pensi che con il tuo amore ed il tuo sostegno tu possa riportarlo ad essere la persona di prima. Ma quello era il suo falso se!
  • Pensi che senza questo partner non troverai nessuno che ti vuole o che ti sopporta: il carnefice è abile nel riconoscere ed attrarre le persone vulnerabili che si ritengono indegne di essere amate, sono le uniche che riesce a controllare a piacimento.
  • Difendi il partner contro le altre persone: un indizio significativo del legame traumatico è proprio il fatto che lo proteggi e giustifichi il suo insano comportamento.

 

Solo comprendendo la complessa relazione che si instaura tra un aggressore e la sua vittima è possibile iniziare a riparare il danno dovuto al legame traumatico. Solo cercando di cogliere cosa li lega è possibile liberarli da dinamiche insane di pseudo amore.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.