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Gli stili educativi a confronto

Gli psicologi si sono interessati a lungo dell’impatto degli stili educativi genitoriali sullo sviluppo del bambino per identificare le relazione di causa-effetto tra le azioni specifiche dei genitori ed il comportamento infantile. 

Si è notato che alcuni bambini cresciuti in contesti familiari differenti possono sviluppare personalità similari cosi come, al contrario, bambini cresciuti nello stesso contesto familiare possono svilupparsi in modo molto differente. Questa variabilità è dovuta ad aspetti intrinsecamente soggettivi del bambino e non è imputabile solamente ai fattori contestuali. Ogni bambino è in grado di reagire allo stile educativo ricevuto, ai fattori sociali, economi ed ambientali in modo molto diverso proprio perché è diverso il suo temperamento di base. Due importanti variabili definiscono lo stile educativo:

 

  • Il livello di Controllo: le richieste che i genitori fanno ai figli per integrarli nella famiglia e nella società, sollecitando comportamenti maturi, esercitando controllo e supervisione;
  • Il livello di Supporto: le azioni che favoriscono l’individualità, l’autoregolazione e l’affermazione di sé attraverso espressioni di sostegno e calore (vicinanza affettiva) e disponibilità a soddisfare bisogni e richieste del figlio.

 

Sulla base di queste dimensioni sono stati definiti i 4 stile educativi più comunemente usati dai genitori.

 

1. Stile educativo autoritario: il bambino è tenuto a rispettare le rigide regole imposte dal genitore la cui mancata osservanza comporta punizioni. Il genitore autoritario non riesce a spiegare le motivazioni per le quali il bambino dovrebbe rispettare le regole; comunemente risponde “perché lo dico io”. Si tratta di un genitore che ha elevate aspettative nei confronti del figlio, mentalmente rigido, inflessibile, esigente con se e gli altri, insensibile ai bisogni del bambino è incapace di fornire ascolto. Il genitore autoritario educa all’obbedienza al ruolo e si aspetta che ciò avvenga senza spiegazioni, offre pochi feedback, se non in termini critici e negativi, e un ridotto nutrimento affettivo. Le punizioni possono essere di tipo fisico o verbale (urla).

I bambini cresciuti da genitori autoritari non sono incoraggiati a esplorare e agire in modo indipendente, ad imparare a conoscere i propri limiti e standard personali; viene insegnato loro ad aderire in modo passivo e coercitivo alle richieste, ai valori ed alle aspettative della società. 

In sintesi, le caratteristiche dello stile autoritario sono:

 

  • Impone regole severe ed ha alte aspettative.
  • E’ molto esigente ma non offre spiegazioni in merito alle richieste ed ai divieti imposti;
  • Non esprime molto calore e nutrimento.
  • Utilizza punizioni e controllo; 
  • Non offre alternative o opzioni al bambino affinché possa imparare a ragionare e scegliere;

 

L’approccio autoritario è basato sul controllo piuttosto che sull’insegnamento del autocontrollo e dell’autoregolazione; si tratta di un genitore che non suggerisce al bambino come gestire i propri comportamenti, non lo aiuta a identificare alternative e valutare le conseguenze delle sue azioni. E’ focalizzato sull'imporre il rispetto nei confronti dell'autorità. Anziché premiare i comportamenti positivi, e socialmente desiderabili, fornisce solo feedback negativi sotto forma di punizioni per comportamento scorretti adottati. Gli effetti dello stile parentale autoritario si riscontrano nelle competenze sociali e nel rendimento scolastico del bambino; il bambino: 

 

  • Tende a ricercare l’amore del genitore attraverso l’obbedienza, il compiacimento, l’adattamento e la ricerca del successo;
  • Alcuni mostrano fuori casa comportamenti aggressivi mentre altrui possono risultare eccessivamente timidi e impauriti nel relazionarsi agli altri per paura delle critiche;
  • Ha una bassa autostima a casa della mancanza di esperienze libere e della non conoscenza delle sue capacità di pensare e fare;
  • Ha difficoltà nel socializzare a causa di una mancanza di competenza sociale. E’ abituato a sottostare agli altri più che a interagire in modo paritario, assertivo e rispettoso.
  • Si conforma con facilità, iper-adatta alle situazioni e può quindi soffrire di ansia e depressione.
  • Si conforma con facilità ma per questo può soffrire di depressione e ansia.

 

2. Stile educativo autorevole: come avviene per il genitore autoritario, l’autorevole stabilisce regole e linee guida che il figlio è tenuto a seguire. Tuttavia, questo stile genitoriale è molto più democratico poiché il genitore è in grado di adattare, per mezzo del confronto e dell’ascolto, tali regole alle esigenze e alle richieste del minore. Quando il bambino non riesce a soddisfare le aspettative, il genitore offre nutrimento, conforto e perdono piuttosto che punizioni. Si tratta di un genitore capace di impartire poche ma chiare norme di comportamento con una atteggiamento assertivo non invadente nè restrittivo. Insegna al figlio ad essere similmente assertivo, socialmente responsabile, in grado di auto-regolarsi e cooperare con gli altri senza prevalere o sottomettersi. Il genitore autorevole valorizza l’indipendenza, l’autonomia ed al tempo stesso fa anche valere l’autorità. Si tratta del modello educativo più adeguato poiché permette di fornire al bambino regole chiare, coerenti e adeguate al livello di sviluppo del figlio attraverso la spiegazione dei motivi per cui sussistono divieti o proibizioni. E’ un genitore aperto alla negoziazione e disponibile a mettere in discussione il proprio punto di vista. Le regole sono chiare ed applicate in modo coerente ma allo stesso tempo possono essere negoziate, se ci sono valide motivazioni. Può far ricorso a punizioni (non fisiche) che vengono motivate dando al bambino la possibilità di replicare ed esprimere la propria opinione. 

In sintesi, le caratteristiche dello stile autorevole sono:

 

  • Esprime le regole in modo positivo, chiaro, sintetico e concreto: meno divieti (“Non…”), più permessi (“Puoi…”). I divieti espressi al negativo innescano la dinamica della “tentazione”;
  • Rispetta i desideri del bambino;
  • Ha aspettative nei confronti del bambino realistiche ed in linea con l’età;
  • E’ caloroso, sollecita le opinioni e i sentimenti del bambino;
  • Fornisce spiegazioni per le decisioni che prende e le regole che fissa;
  • Accetta incondizionatamente il figlio anche se non sempre né approva il comportamento;
  • Manifesta stima e fiducia verso sé e verso il figlio;
  • Ascolta il figlio valorizzando le sue parole, sentimenti ed esperienze.

 

Gli effetti dello stile parentale autorevole  sul bambino sono:

 

  • E’ autonomo, responsabile, indipendente, maturo, assertivo, propositivo;
  • E’ competente sul piano delle relazioni sociali, aperto al dialogo con i genitori ed i coetanei;
  • E’ assertivo, ovvero più competente nell’esprimere e portare avanti le proprie idee.
  • Ha buona fiducia in sé e nelle proprie capacità;
  • Rispettoso delle regole che però non segue passivamente ma solo dopo averle comprese, interiorizzate e fatte proprie.
  • Ha senso critico e buone capacità di adattamento.

 

3. Stile educativo permissivo/indulgente: fa poche richieste al proprio figlio. Si tratta di un genitore che ha aspettative basse nei confronti del figlio soprattutto in termini di maturità ed autocontrollo. Offre molto nutrimento affettivo ma spesso si relaziona al figlio più come amico che come figura genitoriale. E’ un genitore aperto al dialogo, affettuoso e reattivo ovvero in grado di soddisfare le richieste ed i bisogni del bambino senza però fornire molte regole e modelli di condotta.

La mancanza di richieste ed aspettative nei confronti del bambino così come la mancanza di confini chiari in casa (adulto/bambino) può far si che il figlio cresca senza un forte senso di auto-disciplina. Recenti studi rivelano che lo stile genitoriale permissivo si lega al consumo di alcol fra minorenni o ad altri comportamenti a rischio come l'uso di droghe, la cattiva condotta a scuola e la mancanza di motivazione del perseguire obiettivi personali (motivazione allo studio).

In sintesi, le caratteristiche dello stile permissivo sono:

 

  • Fornisce poche regole o norme di comportamento;
  • Quando offre regole spesso risulta incoerente o non le mantiene con fermezza;
  • E’ amorevole;
  • Si relazione come figura amica più genitoriale;
  • Usa la corruzione per ottenere dal bambino i comportamenti desiderati (fa regali, compra giocattoli, asseconda capricci).

 

Gli effetti dello stile parentale permissivo sul bambino sono:

 

  • Manca di auto-disciplina;
  • Alcuni possono avere scarse abilità sociali mentre altri possono essere troppo esigenti e capricciosi nel relazionarsi.
  • Si sente insicuro ed ansioso a causa della mancanza di confini e modelli di comportamento a cui fare riferimento per orientarsi.

 

4. Stile educativo trascurante/rifiutante: si tratta di un genitore che soddisfa i bisogni primari del bambino ma è poco coinvolto nella sua vita e nella sua educazione, fa poche richieste e comunica poco. Fornisce cibo, riparo ma poco calore emotivo. In casi estremi, può essere un genitore rifiutante o trascurare. Ha una scarsa reattività nei confronti dei bisogno del figlio, si mostra spesso indifferente alle sue richieste, sprezzante o addirittura completamente negligente. Non è in grado,  per vari motivi (es. patologie psichiatriche, dipendenze, superlavoro) di essere una base sicura ed un punto di riferimento per il bambino.

I figli di genitori non coinvolti in genere mostrano non solo uno scarso rendimento scolastico ma anche nelle altre situazioni della loro vita. Questi bambini tendono a mostrare i deficit cognitivi, nell'attaccamento, nelle competenze emotive e nelle abilità sociali. A causa della mancanza di reattività emotiva e amore da parte del genitore da adulti possono avere difficoltà a formare legami affettivi. La totale mancanza di confini e di regole li induce a non imparare a tenere comportamenti appropriati nelle situazioni sociali (es. scuola). Da adulti, possono trovarsi a ripetere lo stesso modello di relazione con partner ed amici. 

In sintesi, le caratteristiche dello stile trascurante/rifiutante sono:

 

  • E’ emotivamente distante, mostra poco calore, amore e affetto verso il figlio;
  • Offre poco o nessun controllo;
  • Ha poche o nessuna aspettativa di comportamento;
  • Non partecipa ad eventi scolastici o colloqui con gli insegnanti;
  • Spesso è sopraffatto dai propri problemi per affrontare quelli dei figlio; 
  • Non fornisce e regole per muoversi nel mondo;
  • Non sente alcun senso di responsabilità educativa;
  • Non tiene conto delle opinioni e dei sentimenti del bambino

 

 

Gli effetti dello stile parentale trascurante/rifiutante sul bambino sono:

 

  • Deve imparare a provvedere a se stesso;
  • Teme di dipendere dagli altri;
  • E’ emotivamente ritirato;
  • Mostrare comportamenti delinquenziali durante l’adolescenza;
  • Provare paura, ansia o stress a causa della mancanza di sostegno familiare;
  • E’ a rischio di abuso di sostanze;
  • Ha un scarso controllo su impulsi ed emozioni;

 

In conclusione:

Naturalmente, gli stili genitoriali dei singoli genitori anche si combinano per creare un mix unico in ogni famiglia. Ad esempio, una madre può adottare uno stile autorevole mentre il padre una permissivo. Al fine di creare un approccio coerente alla genitorialità è essenziale che i genitori imparino a collaborare e a combinare i vari elementi peculiari dei loro stili genitoriali. Tuttavia, lo stile autorevole è generalmente associato a caratteristiche preferibili e maggiormente positive come la forte autostima, l’assertività, la responsabilità e l’autonomia. Anche fattori  sono importanti nello sviluppo del bambino tra cui la cultura, le influenze sociali e l’esperienza nel mondo.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.