Il primo colloquio, o i primi colloqui, servono a conoscersi e comprendere meglio la situazione che stai vivendo. Insieme valuteremo il tipo di difficoltà, le possibili opzioni terapeutiche, la motivazione al percorso e, soprattutto, se possiamo costruire un'alleanza basata sulla fiducia reciproca. Un'eventuale psicoterapia può iniziare solo all'interno di una relazione positiva e collaborativa, perché è proprio questa fiducia a rendere possibile affrontare, passo dopo passo, ciò che emergerà nel tempo.
I costi variano in base al tipo di intervento e alla frequenza. Indicativamente:
Test psicologici ad uso interno (non validi per certificazioni):
In fase di colloquio verranno fornite tutte le informazioni anche in merito ad eventuali agevolazioni.
Al momento ho scelto di non accreditarmi per accettare il Bonus Psicologo nazionale. Tuttavia, restano disponibili modalità di accesso flessibili per venire incontro alle diverse esigenze.
Non vi è alcun obbligo di proseguire. È sempre possibile interrompere il percorso, idealmente dopo un confronto che permetta una restituzione condivisa di quanto emerso e, se necessario, un orientamento verso un professionista più adatto al tipo di richiesta. Un sano confronto è una occasione per scambiarsi dei feedback utili ad entrambi.
Se non te la senti di fare un'ultima seduta abbi cura di annullarla avvisando con almeno 48 ore di anticipo; qualcuno potrebbe avere bisogno dello spazio che a te non serve più.
Dopo i primi colloqui di valutazione, se sceglierai di iniziare un percorso terapeutico, stabiliremo insieme un obiettivo concreto, realistico e specifico di cambiamento: qualcosa che desideri modificare del tuo modo di essere, sentire o agire.
Seduta dopo seduta, porterai ciò che ritieni significativo rispetto al tuo problema e all'obiettivo scelto: riflessioni, vissuti, episodi quotidiani, sogni, intuizioni.
Esploreremo insieme il tuo funzionamento, per comprendere meglio cosa ti blocca e come puoi trasformarlo.
Sarà però sempre una tua libera scelta: non riceverai consigli o soluzioni preconfezionate, perché l'obiettivo è accompagnarti verso una maggiore consapevolezza e autodeterminazione, così da poter decidere in autonomia, anche dopo la conclusione della terapia.
Ritengo che il setting in presenza sia, nella maggior parte dei casi, la modalità più efficace e completa per garantire un percorso psicoterapeutico di qualità. Tuttavia, in situazioni eccezionali, e solo per pazienti già in carico di cui conosco in modo approfondito la storia clinica, è possibile effettuare alcune sedute online in forma limitata. Non ritengo opportuno un servizio di psicoterapia completamente online; la relazione in presenza è lo strumento di cura, soprattutto in un mondo che spinge per i legami a distanza.
È normale. Non serve avere tutto chiaro. A volte si arriva con parole precise, altre solo con sensazioni confuse o silenzi. Qualsiasi cosa porterai sarà accolta con rispetto e senza giudizio.
Non necessariamente. Il mio approccio non è strettamente analitico, quindi preferisco partire dal qui e ora, concentrandomi sul problema attuale che stai vivendo. Solo se e quando lo riterremo utile, potremo esplorare insieme le origini di certi schemi o modalità di funzionamento che provengono dal tuo passato. Anche le dinamiche familiari possono essere approfondite, ma sempre come strumento per comprendere meglio come ciò che vivi oggi è collegato a ciò che hai interiorizzato nelle tue esperienze passate.
Sì. Ogni colloquio è tutelato dal segreto professionale. Il setting è pensato per offrirti uno spazio sicuro in cui poterti esprimere liberamente.
La durata di una psicoterapia può variare molto in base a diversi fattori:
In generale, non c'è una durata predefinita: il percorso si costruisce insieme, verificando periodicamente come sta andando e se è utile proseguire.
Una parte iniziale di consultazione (1-3 colloqui) serve proprio a valutare insieme la situazione e ipotizzare un possibile percorso.
Il mio approccio principale è l'Analisi Transazionale, un modello che aiuta a comprendere le dinamiche interne ed esterne che influenzano il nostro modo di vivere, relazionarci e affrontare i problemi.
In alcuni casi, se valutato come utile e appropriato, integro il lavoro con tecniche ipnotiche, sempre all'interno di un progetto condiviso.
No, non è sempre necessario assumere farmaci.
Uno psicologo psicoterapeuta non prescrive farmaci, ma nel caso in cui i sintomi risultino particolarmente intensi o invalidanti, può consigliare una valutazione psichiatrica per affiancare al percorso psicoterapeutico un eventuale supporto farmacologico.
Va ricordato che la psicoterapia non lavora solo sul sintomo, ma mira ad affrontare le cause profonde del disagio, a promuovere consapevolezza e a sviluppare strumenti per affrontare le difficoltà in modo più autonomo e duraturo.
Ogni scelta, incluso l'eventuale invio a uno psichiatra, viene sempre condivisa e rispettosa dei tuoi tempi e della tua volontà.
La terapia finisce quando si raggiunge l'obiettivo concordato insieme. Fin dall'inizio, è utile definire quale cambiamento concreto desideri ottenere, così da poter monitorare i progressi, riconoscere i risultati e, se necessario, modulare il percorso in base alle difficoltà che emergono.
Questo non implica un obbligo di proseguire a lungo termine: puoi interrompere il percorso in qualsiasi momento, anche solo per prenderti una pausa o perché senti di aver acquisito gli strumenti necessari per proseguire da solo.
Allo stesso tempo, puoi sempre tornare. Sapere di poter contare su una figura di fiducia che ti conosce, che ti accompagna nei momenti difficili ma anche nei tuoi successi, è una risorsa preziosa. La terapia è uno spazio che può accoglierti quando ne hai bisogno, anche a distanza di tempo.
Non esiste una garanzia assoluta. I risultati dipendono da diversi fattori:
La psicoterapia non è un percorso magico né immediato, ma può offrire strumenti, chiarezza e nuove prospettive per vivere meglio.
Capire quale tipo di psicoterapia fa per te può essere una sfida, soprattutto con tante informazioni diverse che circolano online o consigli da amici e conoscenti. È importante sapere che non esiste un modello terapeutico "migliore" in assoluto. Ogni approccio riflette la formazione, la teoria e lo stile personale del terapeuta.
La cosa più importante è trovare un professionista con cui ti senti a tuo agio, in cui puoi creare un rapporto di fiducia e collaborazione. Spesso, la vera risposta arriva provando: una o più sedute ti aiuteranno a capire se quell'approccio e quel terapeuta risuonano con te e le tue esigenze.
La psicoterapia è un percorso molto personale, e l'efficacia dipende anche da come ti senti nel processo, non solo dalla tecnica usata. Se qualcosa non funziona, è sempre possibile parlarne e, se serve, cambiare strada o terapeuta.
Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo Psicoterapeuta Ipnoterapeuta a Pordenone PN