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La Sindrome dello specchio

Quando ci guardiamo allo specchio ciò che osserviamo può suscitare pensieri e sentimenti capaci di influenzare in modo in cui ci relazioniamo a noi stessi ed agli altri. 

Per sindrome dello specchio s’intende l’abitudine a osservare ed analizzare il proprio corpo in modo ripetitivo, tal volta maniacale, ponendo particolare attenzione su alcuni dettagli o “difetti”. Questa sindrome si configura come una vera e propria ossessione per le forme del corpo. L’osservazione continua e compulsiva fa si che alcune caratteristiche somatiche vengano percepite in modo distorto a livello mentale; i difetti vengono ingranditi ed esasperati a tal punto da diventare fonte di disagio, sofferenza, preoccupazione. 

L’immagine oggettivante riflessa della persona non coincide con quella percepita a livello psicologico. Ciò che si coglie non è altro che una proiezione di se stessi al negativo, il più delle volte non corrispondente alla realtà. 

Accade ciò per effetto della difficoltà che alcune persone hanno nell’accettarsi e valorizzarsi indipendentemente dall’età, dal peso e dalle forme. 

La sindrome dello specchio assume una connotazione psicopatologica in caso di bulimia ed anoressia. Si tratta di disturbi della condotta alimentare (DCA) comuni negli adolescenti, specialmente tra le ragazze. Nonostante il regime alimentare fortemente restrittivo e i metodi di compenso come il vomito auto-auto-indotto che portano ad un evidente e pericolo calo ponderale  chi è affetto da DCA continua a “vedersi” in sovrappeso e brutto per effetto di una distorsione a livello cognitivo.

Come puoi superare la sindrome dello specchio ed evitare un disturbo alimentare? 

In primo luogo, è necessario mettere da parte pregiudizi ed evitare confronti fisici con altre persone. Le differenze sono un valore e non rendono nessuno migliore o peggiore di altri. La bellezza è un concetto relativo troppo spesso viene influenzato dal contesto sociale e dai mass media. I parametri su cui si basa la bellezza (altezza, peso, forme) sono arbitrari e mutuano nel tempo. Ogni persona è bella in un modo particolare, unica ed insostituibile.

Ciò significa che si dovrebbe essere più consapevoli del valore delle proprie caratteristiche al di la di quelle altrui. Andare verso l’accettazione ed il rispetto del prezioso l’involucro che riveste la nostra anima. Anche un pizzico di umorismo può essere d’aiuto per alleggerire e migliorare il rapporto che abbiamo con il nostro corpo. In fondo è l’atteggiamento che abbiamo, il portamento che teniamo a rendere le persone attraenti e fascinose. E’ uso che facciamo del nostro corpo a renderci attraenti e piacevoli agli altri al di la di forme e proporzioni.

E’ essenziale diventare alleati del proprio corpo senza giudicare continuamente l’immagine riflessa  nello specchio. Si può vivere una vita felice ed avere relazioni soddisfacenti a patto che non ci si focalizzi su fianchi, pancia, naso o altri dettagli. L’appeal é il prodotto di un atteggiamento equilibrato e rispettoso verso se stessi; l’aura positiva che trasmettiamo è un’arma di seduzione più potente di quando lo sia l’aspetto fisico. Quando trattiamo bene il nostro fisico e ne andiamo fieri allora possiamo avvicinare gli altri e farci apprezzare ed amare. Se questa accettazione verso se stessi non avviene non sarà possibile essere rispettati ed amati da alcuno. 

Il corpo è solo un riflesso del stato di benessere interiore. Non ci si dovrebbe preoccupare di come appare se non per motivi di salute. 

Se ci si confronta l’immagine del corpo riflessa allo specchio quando si è tristi rispetto a quando si è soddisfatti e sereni l’impatto è diverso. Ciò significa proprio che lo stato psicologo influenza notevolmente la valutazione nonostante la struttura del corpo rimanga sostanzialmente la medesima. Avere cura della propria salute psichica significa riuscire a guardare con oggettività, accettare e rispettare l’immagine riflessa. Quando si è sereni dal punto di vista psicologico si sta bene nella propria pelle e di fatto anche nella relazione con gli altri.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.