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Le tecniche di manipolazione psicologica

La manipolazione psicologica o il “lavaggio del cervello” è l'intrigante argomento trattato in molti film e documentari di spionaggio. E' stata molto usata in tempo di guerra ma ancora oggi nelle organizzazioni terroristiche e nelle sette religiose. Dunque è un fenomeno molto reale ed attuale che si riscontra spesso nelle truffe emotive on line sulle app. e social media oltre che nel più recente "Prati-Gate". Tuttavia, il processo atto a modificare le convinzioni di una persona non è sempre così drammatico ed evidente come viene rappresentato nei film o in tv; è un fenomeno piuttosto sottile. Il termine scientifico da attribuire al “lavaggio del cervello” è persuasione coercitiva. 

Persuasione coercitiva significa influenzare qualcuno attraverso l'uso della forza non prettamente fisica bensì psicologia. 

Esercitare questo potere sugli altri non è affatto semplice; è necessario utilizzare tecniche diverse per convincere qualcuno a cambiare il proprio sistema di credenze, i processi di pensiero e il modo in cui si sente ed agisce. 

Le tecniche di persuasione coercitiva possono essere suddivise in quattro tipi: socio-ambientali, emotive, cognitive e quelle che inducono stati dissociativi. Vediamo ciascuna di esse nello specifico: 

 

Le Tecniche socio-ambientali: queste tecniche manipolano o controllano l'ambiente di cui il soggetto fa parte. L'obiettivo è indebolire la resistenza dell'individuo per riuscire più facilmente a persuaderlo (leggi il "gaslighting").

Rientrano nelle tecniche di manipolazione coercitiva di tipo socio-ambientale:

 

  1. L'Isolamento: consiste nel chiudere il soggetto fuori dal mondo, mentalmente, socialmente e fisicamente. In altre parole, isolando completamente l’individuo.
  2. Il Controllo delle informazioni: il controllo e la manipolazione delle informazioni costituiscono una forma di isolamento. Con meno informazioni, il soggetto non avrà tante opzioni tra cui scegliere. Anche il suo pensiero critico sarà limitato così come l’esame di realtà.
  3. La creazione di uno stato di dipendenza esistenziale: consiste nel far credere a qualcuno che la sua esistenza dipende da qualcun altro, solitamente un leader. Ciò si realizza facendo in modo che il leader soddisfi tutte le esigenze, specie quelle primarie come il cibo, sino a cerare una relazione di dipendenza totale dell’uno sull’altro. 
  4. La Debilitazione psicofisica: la debilitazione fisica, ad esempio esercitata con la deprivazione del sonno, del cibo, degli affetti, comporta inevitabilmente anche una debilitazione psicologica. Questa ultima porta ad una capacità indebolita di resistere alle tecniche di persuasione.

 

Le tecniche emozionali: queste tecniche puntano ad influenzare le emozioni della persona poiché agendo su di esse si ha un effetto sulla motivazione sottesa al comportamento. Agendo sulle emozioni si ha un impatto indiretto a livello comportamentale. Rientrano nelle tecniche di manipolazione coercitiva di tipo emotivo:

 

  1. Attivazione emotiva del piacere: l’atteggiamento seduttivo e affascinate del manipolatore attrae le persone, soprattutto quelle in carenza di attenzioni. Il soggetto così ammaliato da belle parole e gesti garbati si rende più disponibile a dare fiducia ed abbassare le proprie difese. 
  2. Attivazione emotiva della paura, del senso di colpa e dell'ansia: vengono usate punizioni, minacce anche velate e ricompense per incutere paura, senso di colpa e ansia. Queste emozioni incoraggiano la dipendenza e la sottomissione.

 

Le Tecniche cognitive: come detto in precedenza un individuo fisicamente debole e che si sente in colpa è in una posizione perfetta per cadere sotto manipolazione. Rientrano nelle tecniche di manipolazione coercitiva di tipo cognitivo:

 

  1. L' Annullamento del pensiero critico: il manipolatore “dimostra” all’individuo da manipolare che i suoi pensieri e ragionamenti non sono corretti e, creando confusione, induce il manipolato a dubitare di se e reprimere ciò che pensa. 
  2. L'Uso dell'inganno e delle menzogne: la manipolazione psicologica viene esercitata distorcendo la realtà, nascondendo informazioni, mentendo o ingannando.
  3. La Sottomissione: consiste nel fare leva sul bisogno di appartenenza ed accettazione. Viene stabilita una idea comune, un pensiero di gruppo per poi esigere che il manipolato si sottometta a ciò che decide il gruppo per sentirsi parte di esso anziché escluso o rifiutato.
  4. Identità collettiva: anche in questo caso la manipolazione fa leva sul bisogno di appartenenza ad un gruppo sociale. All’interno di un gruppo di persone capitanato da un leader forte e carismatico si crea una identità gruppale che fa perdere ai singoli l’identità individuale e qualsiasi caratteristica distintiva. In gruppo si possono commettere reati poiché il pensiero condiviso genera il differimento della responsabilità personale (lo stiamo facendo tutti, non è colpa mia).
  5. Il controllo dell’attenzione: la manipolazione avviene attirando l'attenzione di qualcuno fornendogli molti stimoli e creando un sovraccarico di informazioni tale che il soggetto abbassa le sue difese e si rende più disponibile ad accogliere le suggestioni che gli vengono fornite per effetto "stanchezza" nel processo di elaborazione di stimoli multipli e simultanei.
  6. Il Controllo del linguaggio: vengono fornite informazioni ed affermazioni ovvie che il soggetto può solo confermare come veritiere (yes-set). Successivamente nel discorso vengono omesse parole o parti di frasi per creare ambiguità e ridurre la capacità di comprensione di quanto viene detto. Tuttavia sull’onda di tutte le precedenti informazioni veritiere (yes-set) il soggetto riterrà veritiero anche ciò che non comprende e lo accetterà passivamente sulla fiducia.
  7. La Delega di ruolo: una volta che nel soggetto da manipolare è stato instillato il dubbio su ciò che pensa, sui suoi principi e valori sarà più facile che aderisca ad un’autorità carismatica in modo totalitario e ad essa lasci pieno potere decisionale circa se stesso.

 

Le Tecniche dissociative di persuasione coercitiva: Il fenomeno della dissociazione si verifica durante gli stati di trance ipnotica quando facendo una esperienza che assorbe molto la nostra attenzione. Alcuni stimoli di particolare rilevanza per la persona, soprattutto emotivi, vengono messi in primo piano rispetto ad altri meno rilevanti. Quando la nostra attenzione è assorbita da un compito si verifica una momentanea sospensione del giudizio critico ed una parziale perdita di coscienza e identità. Questo particolare stato di alterazione   di coscienza comporta un abbassamento dei meccanismi di difesa e fa si che la persona sia più vulnerabile. La persuasione in stato di trance di per se non è fattibile se non accompagnata anche dalla manipolazione ambiente e da quella cognitiva ed emotiva. 

 

Infine ci sono due meccanismi manipolativi che danneggiano seriamente le relazioni; si tratta del ricatto emotivo e coercizione usati in modo del tutto consapevole frequentemente e quotidianamente un pò da tutti nelle relazioni.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.