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Come costruire una relazione basata sull'interdipendenza

La maggior parte di noi apprezza il fatto di potere essere in interconnesso con gli altri, il sentirsi in sintonia con qualcuno, specialmente quando si tratta di relazioni romantiche. In effetti, siamo strutturati per creare legami e per creare relazioni d'intimità, non solo fisica ma soprattutto psicologica ed emotiva, con un partner. Il successo di una relazione a lungo termine dipende fortemente dalla qualità del legame reciproco. Quando pensiamo ad una relazione d’amore ideale facciamo riferimento ad un rapporto d’intesa mentale stretto e durevole. Un legame deve essere in grado di farci sentire accolti ed al sicuro. Una relazione deve essere in grado di darci la possibilità di essere noi stessi, liberi ed autentici, deve essere in grado di aiutarci a crescere come individui singoli oltre che come sistema coppia. Una relazione sana è caratterizzata quindi dalla fiducia dell'uno verso l’altro, ove ciascuno sceglie di stare liberamente nel rapporto ed al contempo ha la possibilità di sviluppare le proprie peculiarità ed esigenze personali. Uno degli elementi chiave di una relazione di successo è l’interdipendenza, aspetto che si contrappone ad una relazione basata sulla co-dipendenza. L'interdipendenza si ha quando due partner si riconoscono nella coppia e nel legame emotivo, scelgono di stare assieme e progettano di comune accordo il loro futuro riuscendo anche a mantenere un solido senso di sé, l'importanza della propria identità personale, nonostante l'esistenza di una dinamica relazionale. Una persona interdipendente riconosce il valore della vulnerabilità; ciò significa che è in grado di mostrarsi "fragile" al partner. Solo mostrandosi per ciò che si è, segreti e bisogni inclusi è possibile costruire la vera intimità emotiva. Ciascun partner nella relazione trova valore di se e libera espressione sé; ciascuno deve poter sentirsi accolto per ciò porta nella coppia: idee, valori, attitudini che sono frutto della sua storia di vita.

Una relazione interdipendente oscilla tra due poli: dipendenza ed autonomia. Ciò implica un sano equilibrio tra realizzazione di se e realizzazione con l'altro. Quando si parla dipendenza si tende a pensare a qualcosa di dannoso e poco sano. Vi è una idea socialmente condivisa che la dipendenza affettiva sia un male e che questa debba essere sostituita da una forma di autonomia spinta. Avere bisogno di qualcuno, appoggiarsi e richiedere supporto emotivo al giorno d'oggi è considerato sinonimo di debolezza. Tuttavia, per quanto preziosa sia l’indipendenza, se portata all'estremo, può ostacolare la costruzione di un legame emotivo; può portare ad individualismo ed egoismo. L’autonomia può essere un problema se si desidera creare un rapporto d’intimità emotiva con un partner. Un rapporto esatto sull'interdipendenza esclude l'attaccamento morboso verso l'altro ma scoraggia anche quelle forme di libertà individuale che portano a sentire l'altro trascurato, solo e poco importate. Quando un legame affettivo è reciprocamente invischiante si parla di co-dipendenza. E' frutto di una fusione tra i due parte in cui entrambi possono perdere le proprie perculiarità in virtù di un legame che soffoca, comprime, le singole identità.  

Una persona che tende alla codipendenza fa molto affidamento sugli altri per definirsi, per dare un senso alla propria esistenza. Manca della capacità di percepire un confine tra se ed il partner. Il codipendente si prodiga per per soddisfare le esigenze del partner e trae da questo accudimento un senso di benessere personale. I tratti di una relazione codipendente includono i seguenti aspetti:

 

  • Scarsa, o assente, capacità nel porre dei limiti sè/altro;
  • Atteggiamento compiace volto ad ottenere apprezzamento, riconoscimento, amore;
  • Elevata reattività di fronte ai tentativi di individuazione del partner al di fuori della coppia;
  • Comunicazione malsana e inefficace;
  • Atteggiamenti manipolativi;
  • Difficoltà con l'intimità emotiva;
  • Attuazione di comportamenti volti al controllo;
  • Tendenza proiettare le colpe sull’altro;
  • Bassa autostima di uno o entrambi i partner;
  • Mancanza di interessi personale o di obiettivo al di fuori della relazione affettiva.

 

Le relazioni caratterizzate dalla co-dipendenza non sono sane poiché non permettono ad ambedue i partner di essere se stessi, di essere autonomi e di crescere sia all'interno sia al di fuori della relazione. Si tratta di relazioni malsane che si instaurano per l'incapacità di uno o di entrambi i partner di realizzarsi e definirsi oltre al rapport affettivo. 

I partner per esistere sentono di non avere uno scopo senza l'altro; investono esclusivamente energia nella coppia trascurando spazi personali, hobby e relazioni altre. Dedicarsi a se ed ad attività extra relazionali comporta il fare i conti con il senso di colpa. Un permesso che il dipendente non riesce a darsi. L'unico scopo diviene il fare coppia prima ed il fare famiglia poi. Quando la relazione diventa soffocante per uno dei due membri si apre una crisi che porta a fare i conti con il senso di vuoto, di vergogna e fallimento dell'unisco scopo che ci si era dati: stare con l'altro perdendo di vista se stessi.

All’opposto troviamo le relazioni basate sull’interdipendenza; esse sono molto più salutari. L'interdipendenza comporta un equilibrio tra realizzazione di sé e realizzazione con l'altro. Entrambi i partner lavorano per essere presenti e soddisfare i bisogni fisici ed emotivi di entrambi con modalità appropriate senza che ciò comporti l’annullamento dei bisogni o la sottomissione di alcuno.

L'interdipendenza dà a ogni partner spazio per mantenere un senso di sé, spazio per muoversi l'uno verso l'altro nei momenti di bisogno e la libertà di prendere decisioni individuali senza la paura che ciò che possa compromette la tenuta del rapporto. Una relazione sana e interdipendente ha diverse caratteristiche:

 

  • Limiti sani.
  • Ascolto attivo.
  • Tempo per gli interessi personali.
  • Comunicazione chiara.
  • Capacità di assumersi la responsabilità personale dei propri comportamenti.
  • Capacità di creare un contesto sicuro dove poter portare le proprie difficoltà e fragilità.
  • Capacità di coinvolgere l’altro ed essere attenti all’altro.
  • Sana autostima.
  • Apertura, vicinanza e sostegno reciproco.

 

Quando i partner si sentono amati e apprezzati, la relazione diventa un rifugio sicuro e un luogo in cui vi è piena intesa sulla direzione comune e libertà di prendersi spazi per dedicarsi a passioni, interessi e relazioni amicali da soli a patto che non minaccino l'esistenza del rapporto. I partner sanno di potersi fidare e di potersi rivolgersi all’altro nei momenti di bisogno avendo la certezza di essere capiti e sostenuti.

La chiave per costruire una relazione interdipendente è essere consapevoli della propria identità sin dall’inizio del rapporto. Molte volte le persone cercano, o entrano in relazioni, semplicemente per evitare di sentirsi sole, senza alcuna consapevolezza di se, di ciò che sono, di ciò di cui hanno bisogno a livello personale per sentisi realizzate e di quali siano gli obiettivi da realizzare attraverso la relazione.

Prendersi del tempo per questo tipo di riflessione personale permette di entrare in una nuova relazione con una consapevolezza di sé, fondamentale per l'instaurazione di una relazione sana e basata sull'interdipendenza. Per mantenere un senso di sé in una relazione è necessario:

 

  • Sapere cosa piace e cosa è imporrante per se stessi;
  • Non aver paura di chiedere ciò di cui si ha bisogno al partner;
  • Trascorrere del tempo con amici e familiari al di la della coppia;
  • Perseguire i propri obiettivi personali;
  • Essere consapevole dei propri valori;
  • Prendersi del tempo per hobby e interessi;
  • Non aver paura di dire “no";
  • Non tenerti segreti o nascondere i propri pensieri sentimenti per compiacere il partner. 

 

Permettere al partner di sentisi realizzato anche al di fuori della coppia e non solo in essa. Queste elementi sono importanti per co-costruire uno spazio sicuro per entrambi i partner affinché possano rivelarsi reciprocamente senza paura di perdersi, di essere controllati o manipolati.

 

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.