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L'elastico emotivo

Psicologo Pordenone Dr. Sgambati
Psicologo Pordenone Dr. Sgambati

Le vecchie ferite del passato posso interferire con il buon funzionamento delle nostre relazioni attuali. Possono rendere una persona refrattaria o indisponibile a fidarsi nuovamente di qualcuno, impedirle di aprisi facendo naufragare sul nascere una relazione o determinarne prematuramente la fine.

Ognuno desidera vivere una relazione d’amore pienamente appagante in cui potersi sentire visto ed accettato, con i propri difetti e le proprie vulnerabilità, per ciò che è senza finzioni. Una simile relazione è bella ma non semplice da realizzare perché un tale livello di legame profondo ed incondizionato implica dei rischi, mostrarsi vulnerabili. E’ necessario abbassare le difese, ci si deve ammorbidire, con la possibilità di essere feriti tuttavia non farlo significa non ottenere mai il rapporto di coppia che si desidera e si merita. 

Le nostre difese rappresentano un’armatura, un involucro protettivo che abbiamo messo intorno a noi stessi per impedire a tutto ciò che in passato ci ha ferito di farci ancora del male. Tutti abbiamo bisogno di tutelarci ma quando tali difese sono troppo stringenti ed impediscono di creare nuovi legami e sentimenti positivi d’amore allora ciò non è più a fin di bene. Le ferite più profonde vengono spesso dall'infanzia. Possono influenzare il modo in cui le persone concepiscono il mondo, se stesse, gli altri e le relazioni. La ferite psicologiche possono dare forma ad aspettative negative che le persone hanno di se stesse e degli altri e cosa pensano di meritare. Possono anche influenzare le persone a livello fisiologico - il modo in cui si mantengono fisicamente, il modo in cui si muovono, il loro sistema nervoso e il loro cervello. Ma niente di tutto ciò deve essere permanente. Certo, non tutte le ferite vengono dall'infanzia. Pochi di noi raggiungono l'età adulta senza avere avuto delle delusioni ma è il modo in cui vengono affrontate da ciascuno a determinare quanto potere possano continuare ad avere ancora lungo il corso della vita futura. Infatti, le ferite del passato rappresentano un'opportunità per l’auto-riflessione,  per apprendere e sperimentare; possono essere l’occasione per instaurare relazioni più forti seppur per alcuni invece l’occasione per chiudersi in se stessi ed evitarle. Usare le ferire del passato come occasione di crescita personale, più che come “scusante” per chiudersi in una zona confort, richiede uno sforzo, la volontà di esplorare e il coraggio di sperimentare un diverso modo di porsi in relazione agli altri. Questa capacità di imparare e crescere passando attraverso esperienza dolorose è insita in tutti noi; è possibile allenare la nostra capacità di rafforzare i confini emotivi.

 

 

Come riconoscere quando una vecchia ferita emotiva ci sta impedendo di essere liberi affettivamente e di dare fiducia?

 

  1. Quando ci ritroviamo in una relazione affettiva caratterizzata da un conflitto permanente è probabile che le vecchie ferite ci stiano impedendo di fidarci del partner. 
  2. Il conflitto di solito è ciclico, ricorrente, e si attiva in seguito a stimoli simili ed evolve sempre con la stessa dinamica. 
  3. La nostra reazione emotiva è intensa e sproporzionata rispetto al motivo che l’ha causata.
  4. La reazione emotiva è difficilmente controllabile in quanto frutto di processi automatici inconsci.

 

Spesso le vecchie l'esistenza e l'influenza di vecchie ferite sono al di fuori dalla nostra consapevolezza. Facciamo fatica a riconoscere che i nostri comportamenti e le nostre reazione emotive sono condizionati da “sospesi” del passato creatisi nelle relazioni con le nostre figure primarie dell’infanzia. Non riconosciamo che siamo sotto la loro influenza ma i loro effetti sono evidenti.

Le vecchie ferite determinato la messa in atto di meccanismi difensivi e reattivi quando qualche stimolo nel momento presente innesca vecchi ricordi legati a vecchie ferite.

Si tratta di una sorta di elastico emotivo per cui ciò che sperimentiamo nel “qui-ed-ora”, somiglia a esperienze negative del “la-e-allora”; quando ciò accade, reagiamo alla nuova situazione come se fosse quella vecchia.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.