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E’ depressione o solo tristezza: che fare?

Spesso i clienti mi chiedono “A volte sento mancanza di energia o voglio solo stare da solo… sono depresso?”.

La depressione clinica è molto diversa dal sentisi occasionalmente depressi. In questo articolo parlerò dei segnali e dei sintomi che contraddistinguono la depressione clinica dalla tristezza e di ciò che si può fare per affrontarla.

 

LA DEPRESSIONE NON CLINICA, ovvero transitoria, è quella condizione per la quale alcuni giorni ci sentiamo tristi o desideriamo stare soli o semplicemente vogliamo starcene a letto per l’intera giornata. A volte ci possiamo sentire “sconfitti" quando le cose non vanno bene e ci prendiamo un pò di tempo per rattristaci ed estraniarci. Ma allo stesso tempo altri giorni conduciamo una vita normare fatta di uscite con gli amici, ci sentiamo energici e generalmente abbiamo la capacità di apprezzare i momenti piacevoli e l’incontro con le persone che ci circondano. I giorni "bui" sono pochi e diradati nel corso dell’anno. Non sentisi sempre psicologicamente ed emotivamente bene è normale e fa parte della vita. Quando l’umore triste, abbattuto è temporaneo ed abbiamo le risorse per riprenderci in fretta allora non c’è alcun motivo di preoccuparsi.

 

LA DEPRESSIONE CLINICA (criteri diagnostici formali), o l’episodio depressivo maggiore, è caratterizzata da sentimenti di tristezza, perdita di interesse per le attività o le persone, difficoltà di concentrazione, ritiro ed isolamento dagli altri… In questa condizione psichica non basta voler semplicemente stare meglio e attivarsi per cambiare il proprio umore. Si tratta di una condizione emotiva compromessa che deriva da una serie di percezioni e pensieri disfunzionali. 

Familiari ed amici posso avere difficoltà a comprendere la nostra depressione e, soprattutto se non l'hanno mai sperimentata personalmente, faticano a inquadrarla come una vera e propria malattia della psiche. I sintomi da prendere in considerazione per la diagnosi sono:

 

  • Sentimenti di tristezza, pianto, vuoto o disperazione.
  • Scoppi di rabbia, irritabilità o frustrazione, anche su piccole questioni.
  • Perdita di interesse o piacere nella maggior parte o in tutte le normali attività, come sesso, hobby o sport.
  • Disturbi del sonno, tra cui insonnia o ipersonnia (sonno eccessivo).
  • Stanchezza e mancanza di energia, quindi anche i piccoli compiti richiedono uno sforzo extra,
  • Riduzione dell'appetito e conseguente perdita di peso (inappetenza) o aumento dell'appetito con conseguente aumento di peso (iperfagia).
  • Ansia, agitazione o irrequietezza.
  • Rallentamento del pensiero, della parola o dei movimenti del corpo,
  • Sentimenti di inutilità o colpa, pensiero fisso sui fallimenti del passato. 
  • Difficoltà nel pensare, nel concentrarsi, nel prendere decisioni, nel ricordare le cose.
  • Pensieri frequenti o ricorrenti di morte, pensieri suicidari, tentativi di suicidio.
  • Problemi fisici inspiegabili, come mal di schiena o mal di testa.

 

QUALI SONO LE CASE DELLA DEPRESSIONE CLINICA?

A volte sussiste una predisposizione genetica, una familiarità per questo disturbo. Ma si ritiene che non sia l’unico fattore. Così come per l’ansia ed altri disturbi psicologici vi sono diverse fattori a concorrere allo sviluppo della malattie della mente: il temperamento innato, la storia di vita, eventi attivanti e la biologia. Con la depressione il cervello non produce abbastanza serotonina, un neurotrasmettitore responsabile dell’umore. Tuttavia, la depressione può verificarsi per molte altre ragioni. La perdita di una persona cara può causare depressione, soprattutto se il processo di elaborazione del lutto è stato evitato o rimandando nel tempo. La solitudine e l'isolamento, specialmente negli anziani, possono causare depressione. Alcuni studi hanno dimostrato che alcuni bambini cresciuti in una famiglia in cui si discute frequentemente possono essere predisposti, da adulti, a depressione o problemi di salute. I Ricercatori dell'UCLA, Rena Repetti, Shelley Taylor e Teresa Seeman hanno esaminato 47 studi nel 2002 sugli effetti della discussione dei genitori nella vita dei loro figli. Hanno scoperto in età adulta molti dei bambini cresciuti in famiglie litigiose svilupparono più problemi di salute rispetto alle famiglie in cui il clima era sereno.

 

 

COSA FARE SE TI SENTI SOLO  GIU’ DI MORALE E TRISTE

Se non si tratta di depressione clinica che richiede un intervento di un professionista della salute mentale (psicoterapeuta e/o psichiatra) ciò che puoi fare è provare ad identificare la causa: qualcosa ti ha deluso? Hai subito una perdita? Le tue aspettative sono rimaste insoddisfatte?

Contatta qualcuno di cui ti fidi e parlagli di come ti senti. Fai alcune cose che ti fanno sentire meglio, come ascoltare la tua musica preferita, creare un'atmosfera con candele accese, tenere un diario che ti permetta di sfogare i tuoi pensieri e riporli al sicuro per non pensarci durante il resto del giorno. 

Allenati, fai sport o movimento anche leggero. Questo è molto importante per trattare l’umore depresso. Anche portare a spasso il cane aumenterà il tuo umore. Oppure vai in palestra anche se non ne hai voglia. Contatta gli amici e prova a coinvolgerti e a svagarti, anche se in questo momento non ti va molto e ciò richiede un pò di sforzo.

 

COSA FARE SE TI SENTI DEPRESSO?

Se i tuoi sintomi sono rilevanti al punto da non trattarsi più di una condizione che di breve durata e soprattutto incide sulla tua routine quotidiana allora cerca un aiuto professionale. Puoi iniziare dal tuo medico di famiglia affinché possa valutare se è opportuna una visita presso uno psichiatra che contenga i tuoi sintomi con farmaci il cui dosaggio e il cui principio attivi siano pensati appositamente per te. Non darti al “fai da te” assumendo farmaci che ti potresti procurare tramite parenti o amici. I farmaci giusti possono spesso dare al tuo sistema nervoso centrale l'equilibrio di cui ha bisogno e un balzo in avanti per sentirti meglio. A volte il medico generico ha abbastanza esperienza per iniziare un trattamento a base di un farmaco tipico per i sintomi che lamenti. Ma non tutte le persone rispondono ai farmaci allo stesso modo. Consultare uno psichiatra significa assicurarsi di assumere il farmaco giusto per te ed essere seguito con cura in modo da evitare effetti collaterali e dipendenza da sostanze.

La psicoterapia può essere molto efficace, anche a breve termine. Ricorda, non sempre sappiamo  individuare la causa del nostro malessere e non sempre riconosciamo le risorse di cui disponiamo per uscire dal problema. Un professionista può aiutarti a vedere ciò che ti sfugge e insegnarti nuove abilità. Non isolarti. Contatta gli amici. Se non ne hai molti fai almeno una (piccola) cosa che ti renda più sereno ogni giorno. Avere un elenco di cose che sai che funzionano già per te è fondamentale.

Puoi fare il test della depressione cliccando QUI.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.