Dentro la frattura: il ruolo dell’amante nella coppia

Il ruolo dell’amante nel sistema coppia è una figura tanto scomoda quanto rivelatrice, capace di mettere in discussione le fondamenta stesse del legame affettivo tradizionale. L’amante non è semplicemente un terzo incomodo, ma spesso rappresenta un sintomo di qualcosa che nella relazione ufficiale non funziona più, o non ha mai funzionato del tutto. La sua comparsa può essere vista come una crepa che si apre nel muro della stabilità, ma anche come una finestra che lascia entrare aria nuova, desideri sopiti, bisogni ignorati.
Chi tradisce, spesso non lo fa per superficialità o per semplice attrazione fisica, ma perché sente di non essere più visto, ascoltato, riconosciuto. L’amante diventa allora uno specchio, una proiezione di ciò che manca, un luogo dove ritrovare parti di sé che nella coppia si sono smarrite. Non è raro che l’incontro con l’altro generi una sorta di rinascita emotiva, un risveglio che può essere tanto travolgente quanto destabilizzante. In questo senso, l’amante non è solo una figura esterna, ma un detonatore interno, capace di far esplodere verità che erano rimaste silenziose.
Dal punto di vista psicologico, il tradimento e la figura dell’amante possono essere letti come una risposta a un bisogno di autenticità. Quando la relazione di coppia diventa troppo rigida, quando i ruoli si cristallizzano e l’individuo non trova più spazio per esprimere la propria identità, l’amante può rappresentare una via di fuga, un territorio dove sperimentare libertà e spontaneità. Secondo alcune teorie psicodinamiche, l’amante incarna l’ombra del partner ufficiale: tutto ciò che è stato rimosso, negato o represso nella relazione primaria, riemerge nella relazione clandestina.
La psicologia sistemica, invece, invita a guardare alla coppia come a un sistema relazionale complesso, dove ogni comportamento ha una funzione. In questo quadro, l’amante può essere visto come un elemento che rompe l’equilibrio, ma che al tempo stesso lo rivela. Il tradimento diventa allora un messaggio, una richiesta di cambiamento, un segnale che qualcosa deve essere rivisto. Non si tratta di giustificare, ma di comprendere: dietro l’infedeltà spesso si cela una profonda sofferenza, un senso di vuoto, una ricerca di senso.
La coppia, dal canto suo, si trova a fare i conti con una tensione profonda: da un lato il bisogno di sicurezza, di progettualità, di continuità; dall’altro il desiderio di novità, di intensità, di libertà. L’amante incarna questa seconda dimensione, quella che spesso viene sacrificata in nome della stabilità. Ma ignorarla non la cancella: la rimuove, la nasconde, finché non trova un varco per manifestarsi. E quando accade, il sistema coppia è costretto a interrogarsi, a ridefinirsi, a scegliere se chiudersi nella difesa o aprirsi al cambiamento.
Non tutte le storie extraconiugali portano alla rottura. Alcune diventano occasione di confronto, di crescita, persino di rinnovamento del legame originario. Ma questo richiede una grande dose di consapevolezza, di onestà, di capacità di ascolto. Richiede di andare oltre la colpa e la condanna, per esplorare il significato profondo di ciò che è accaduto. L’amante, in questo senso, può essere visto non come un nemico, ma come un messaggero: portatore di una verità che la coppia non ha voluto o saputo vedere.
Naturalmente, non si può ignorare la sofferenza che un tradimento può causare. Il dolore, la rabbia, il senso di inganno sono reali e meritano rispetto. Ma proprio per questo è importante non fermarsi alla superficie, non ridurre tutto a una questione di morale o di colpa. Il tradimento, e con esso il ruolo dell’amante, è spesso il sintomo di una complessità relazionale che merita di essere esplorata con profondità e sensibilità.
In definitiva, l’amante nel sistema coppia è una figura che destabilizza, ma anche rivela. È il segnale di un disequilibrio, ma può diventare occasione di verità. Non esiste una risposta univoca al suo ruolo, perché ogni coppia è un mondo a sé, con le sue regole, le sue ferite, i suoi desideri. Ma ciò che l’amante porta alla luce è sempre qualcosa che riguarda tutti: il bisogno di essere visti, amati, riconosciuti per ciò che si è davvero. E forse, in fondo, il suo ruolo non è quello di distruggere, ma di costringere a guardare con occhi nuovi ciò che si pensava di conoscere.

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone