Narcisismo sano

Il termine "narcisismo" e spesso associata a comportamenti tossici, relazioni disfunzionali e personalità e egocentriche. Nella reazione comune - e talvolta anche in quella clinica - il narcisista è colui che manipola, si impone, non ascolta e vive in funzione della propria immagine. Ma questa visione, seppur valida in alcuni contesti patologici, rischia di oscurare un aspetto fondamentale: il narcisismo è anche una risorsa evolutiva, componente sana, la personalità che ha a che fare con l'autostima, la fiducia in sé e la capacità di affermarsi nel mondo.
Cos'è il narcisismo sano?
Il narcisismo sano è quella forza interiore che ci permette di dire "io ci sono," "io valgo"," ho diritto di esistere e di essere visto". E' la base su cui si costruisce l'identità, la capacità di perseguire obiettivi, esprimere talenti di proteggere i propri confini. E ciò che ci consente di presentarci agli altri con dignità, senza sentirci inferiori o invisibili.
A differenza narcisismo patologico, che si nutre di grandiosità e negazione della vulnerabilità, il narcisismo sano convive con l'empatia. Non ha bisogno di schiacciare l'altro per sentirsi forte, né di essere al centro dell'attenzione per esistere. Al contrario, è proprio la sicurezza di secche, permette di riconoscere l'altro come soggetto, di ascoltarlo, di entrare in relazione senza paura di perdere se stessi. Le caratteristiche del narcisismo sano sono:
- Autostima stabile, non dipendente da continue conferme esterne.
- Capacità di affermarsi, senza aggressività o bisogno di dominare.
- Consapevolezza dei propri limiti, senza vissuti di vergogna o svalutazione.
- Empatia reale, cioè la capacità di percepire e rispettare l'altro
- Flessibilità relazionale, che consente di adattarsi senza perdere la propria identità
- Responsabilità emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni senza proiettarle sull'altro.
Narcisismo e relazioni
Una persona con un narcisismo sano sa stare in relazione in modo autentico. Non ha bisogno di idealizzare né di svalutare il partner, non vive l'intimità come una minaccia, nella dipendenza affettiva come una debolezza. Sa chiedere, sa dare, sa negoziare. E soprattutto, sa vedere l'altro come un soggetto distinto, non con uno specchio o un prolungamento di sé.
In questo senso vio il narcisismo sano è una condizione necessaria per amare davvero. Perché solo chi ha un senso di sé è sufficientemente solido, può entrare in azione senza perdersi, senza invadere, senza manipolare.
Un equilibrio da coltivare
Narcisismo sano non è innato né garantito. Si costruisce nel tempo, attraverso esperienze di riconoscimento, di fallimento, di riparazione. Si nutre di relazioni in cui ci si sente visti, ma anche libere di essere imperfetti. E si consolida quando si impara distinguere tra il bisogno di essere ammirati e il desiderio di essere autentici. In un mondo che spesso confonde visibilità con valore, coltivare un narcisismo sano è un atto di maturità.significa imparare a stare al centro della propria vita, senza bisogno di essere al centro del mondo.
Esercizio di autoanalisi
Questo esercizio ti invita a riflettere su come vivi il tuo senso di valore personale e quanto riesce a coniugarlo con la presenza dell'altro. Il narcisismo sano non è isolamento né superiorità: è la capacità di stare al centro della propria ditta senza escludere il mondo intorno. Prenditi un momento di riflessione, carta e penna, e rispondi con sincerità:
Il mio senso di valore:
- In quale ambiti mi sento sicuro/a di me?
- Da cosa traggo la mia autostima: da ciò che faccio, da come mi sento, da come vengo riconosciuto?
- Riesco a tollerare l'errore, il fallimento, la vulnerabilità senza sentirmi "meno"?
Il mio rapporto con l'immagine:
- Quanto è importante per me apparire competente, brillante, interessante?
- Mi capita di nascondere parti di me per paura di essere giudicato/a?
- Riesco a mostrarmi autentico/a anche quando non sono al meglio?
La mia empatia:
- Riesco a vedere l'altro come soggetto, con bisogni e limiti propri?
- Mi capita di ascoltare davvero, senza pensare subito a cosa rispondere a come apparire?
- So riconoscere quando sto cercando approvazione invece di connessione?
In relazione con gli altri:
- Mi sento minacciato/a dalla bravura o dal successo altrui?
- Riesco a gioire per l'altro, senza sentirmi sminuito/a?
- So chiedere aiuto senza vergogna? Soffrire aiuto senza bisogno di essere ammirato/a?
Nota finale: il narcisismo sano è una conquista, non un punto di partenza. Coltivarlo significa imparare a stare con se stessi e con gli altri in modo autentico, flessibile e rispettoso. Se emergono difficoltà o domande profonde, parlane con un professionista può essere un passo prezioso verso una maggiore consapevolezza.

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone