Differenze tra amore sano e dipendenza

Differenze tra amore sano e dipendenza
  • Dr. Maurizio Sgambati
  • 08/12/2024
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L'amore è uno dei sentimenti più belli che possiamo nutrire. Se la nostra maturità emotiva ce lo permette, l'amore diventa uno dei sentimenti più belli che possiamo provare nel corso della nostra vita. Ma se la nostra maturità emotiva è scarsa o poco formata, possiamo soccombere alla dipendenza credendo che stiamo amando una determinata persona. Tra l'amore e la dipendenza emotiva c'è una linea molto sottile che possiamo superare senza rendercene conto. Quando cade nella dipendenza, la persona annullerà irrimediabilmente la sua personalità per ottenere la soddisfazione dell'altro, cadendo in una relazione tossica e malatica che inizierà a distruggere la persona che ne soffre dallo stesso momento in cui dipende dall'altro. Per questo motivo dobbiamo saper distinguere tra amore e dipendenza.

Differenze tra amore e dipendenza:

1. La dipendenza nasce dall'egoismo, l'amore è dedizione. Quando ami non cerchi di manipolare l'altra persona in modo che sia al tuo fianco e ti accompiaca. Quando ami pensi solo a rendere felice l'altra persona e che la sua felicità sia anche la tua. L'amore maturo consiste in questo, nel dare senza aspettarsi di ricevere nulla in cambio, perché amare è già qualcosa di gratificante di per sé. La dipendenza emotiva si concentra invece sul desiderio di compiacere l'altra persona sperando di ottenere qualcosa in cambio. Per questo cade nel controllo immaturo ed egoista per poter ottenere ciò che la persona che crea tale dipendenza desidera, e senza esitazione praticherà la manipolazione.

2. L'amore è libertà, e la dipendenza è soffoca. All'interno di un amore sano e maturo, ogni membro è in grado di crescere all'interno della relazione, adattandosi alla volontà di entrambi e al progetto di vita in comune. Ciò implica che ognuno deve essere in grado di essere se stesso all'interno della relazione. La fiducia reciproca è un fatto liberatorio, che consente a entrambe le persone di esprimere tutto il loro potenziale. Ognuno avrà i propri obiettivi e desideri che l'altra persona incoraggerà a raggiungerli. La dipendenza di solito è una lastra troppo pesante, poiché la persona che la sviluppa vuole che il suo partner sia sempre più a lungo al suo fianco, controllandola e costringendola a darsi anima e corpo alla relazione, dimenticando i propri sogni e progetti. Questo tipo di relazioni finisce per soffocare la persona vittima della dipendenza dall'altro e per tirare fuori il peggio di ciascuno.

3. L'amore maturo è duraturo, la dipendenza non dura affatto. L'amore sano e maturo si sviluppa e cresce con gli anni. Le sue radici diventano più solide e crescono nuovi rami. Questo non significa che non ci possano essere discussioni o disaccordi, ma che ci sarà sempre la capacità di superarli insieme. In questo tipo di relazioni, le persone stanno insieme perché si vogliono, non perché sono necessarie. La dipendenza emotiva, d'altra parte, porta a cercare costantemente di riempire quella sensazione di vuoto, di cui soffre la persona che la porta avanti. Le persone dipendenti di solito vanno di relazione in relazione. Non sono interessati alla persona in sé, ma cercano di colmare le carenze affettive di cui soffrono. Sono persone incapaci di stare da sole.

Le relazioni dipendenti sono altamente dannose:

La dipendenza emotiva genera inevitabilmente infelicità. La persona dipendente vorrà sempre di più dall'altra persona. L'altra persona che forma la relazione si sentirà sempre più sopraffatta e frustrata, portando la relazione a un punto di senza e tirando fuori a galla il peggio di ciascuno. Queste relazioni finiscono sempre per finire causando gravi ferite emotive. Dobbiamo essere vigili per non cadere in questo tipo di relazioni, ed essere in grado di invertire la situazione, costruendo una relazione matura e sana, dove ogni persona può crescere e completarsi con l'altra in modo sano, all'interno di una maturità emotiva.


Dr. Maurizio Sgambati

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone

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Iscritto all’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia col n. 787 dal 10-09-2005
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