Il funzionamento della coppia tra patto segreto e patto dichiarato

Nel cuore di ogni relazione di coppia convivono due dimensioni fondamentali: il patto dichiarato e il patto segreto. Il primo è visibile, esplicito, spesso sancito da gesti pubblici come il matrimonio, la convivenza, la progettualità condivisa. Il secondo, invece, è invisibile, implicito, fatto di aspettative non dette, di bisogni profondi, di regole tacite che orientano il comportamento dei partner senza essere mai formalmente espresse. È in questa tensione tra ciò che si dice e ciò che si tace che si gioca gran parte del funzionamento psicologico della coppia.
Il patto dichiarato è ciò che la coppia mostra al mondo: E ciò che la coppia mostra al mondo: "siamo felici", "ci sosteniamo", "costruiamo insieme". E' la narrazione ufficiale, quella che dà forma e struttura al legame. Ma sotto questa superficie, spesso si cela un patto segreto che può essere molto diverso: "non parliamo mai dei nostri desideri sessuali", "evitiamo il conflitto ogni costo", "io mi sacrifico, tu decidi". Questi accordi impliciti, pur non verbalizzati, condizionano profondamente la dinamica relazionale. Come scrive lo psicanalista argentino Jorge Bucay: "ogni coppia è un contratto. Ma il contratto vero non è quello che si firma, è quello che si vive."
Dal punto di vista psicologico, il patto segreto può essere letto come una difesa: protegge la coppia da verità scomode, da conflitti potenzialmente destabilizzanti, da desideri che potrebbero mettere in crisi l'equilibrio. Ma questa protezione ha un costo. Quando il patto segreto diventa troppo rigido, quando impedisce la comunicazione autentica, la coppia rischia di bloccarsi in una coesistenza formale, dove il legame mantenuto più per abitudine e paura che per scelta consapevole.
La psicologia sistemica ci invita a considerare la coppia con un sistema autoregolato, dove ogni comportamento ha una funzione e ogni silenzio parla. Il patto segreto, in questo senso, e spesso il luogo dove si annidano le ambivalenze, le ferite non risolte, le aspettative infantili che ciascun partner porta con sé. E' lì che si nasconde il bisogno di essere amati senza condizioni, di essere accettati nella propria vulnerabilità, di non dover sempre "funzionare".
Quando il patto segreto entra in conflitto con il patto dichiarato, la coppia può vivere momenti di crisi. Il tradimento, ad esempio, è spesso il segnale che il patto segreto è stato infranto: non tanto per la violazione della fedeltà, quanto per la rottura di un equilibrio tacito. Ha lo stesso modo, la nascita di un figlio, un cambiamento professionale, una malattia possono mettere in discussione gli accordi impliciti, costringendo la coppia a rinegoziare il proprio patto.
La crescita della coppia passa attraverso la capacità di portare alla luce il patto segreto, di nominarlo, di integrarlo nel patto dichiarato. Questo processo richiede coraggio, ascolto, disponibilità al cambiamento. Significa accettare che l'altro non è solo ciò che si è scelto, ma anche ciò che si scopre nel tempo. Significa riconoscere che l'amore non è statico, ma si trasforma, e ogni patto, anche quello più profondo, può essere rinegoziato. In definitiva, il funzionamento della coppia si gioca nella distanza tra ciò che si dice e ciò che si tace. Il patto dichiarato da forma, ma il patto segreto che dà sostanza. Solo quando entrambi vengono riconosciuti e integrati, la relazione può evolvere verso una maggiore autenticità e libertà.
Come scrive lo psicanalista Jacques Salomè: "una coppia non è l'unione di due perfezioni, ma l'incontro di due vulnerabilità che si scelgono ogni giorno".

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone