I rischi del fai da te psicologico su Google e con l'AI

In un'epoca in cui ogni dubbio trova risposta a portata di clic, e naturale che anche il malessere psicologico venga spesso "consultato" su Google. Ansia, depressione, attacchi di panico, disturbi alimentari, difficoltà relazionali: basta digitare qualche parola chiave si apre un mondo di articoli, di forum, video e test online. Ma cosa succede quando i bisogni comprensione si trasformi l'auto diagnosi? E quali sono i rischi del "fai da te" psicologico?
Il bisogno di capire è un umano, ma la risposta non è sempre affidabile
Quando ci sentiamo confusi, vulnerabile o in difficoltà, innaturale e cercare spiegazioni. Internet Forner quantità enorme di informazioni, alcune anche valide divulgative. Tuttavia, il confine tra informazione e interpretazione personale sottile. Leggere un elenco di sintomi riconoscersi in essi non equivale a una diagnosi. Eppure, molte persone finiscono per etichetta da sole: "sono bipolare", "ho un disturbo borderline", "soffro di attacchi di panico", "il mio partner è narcisista", senza alcuna valutazione professionale.
I principali rischi del fai-da-te psicologico su Google e con l'intelligenza artificiale
Auto diagnosi errata: molti disturbi psicologici condividono sintomi simili. L'ansia può sembrare depressione, la tristezza può essere scambiata per disturbo dell'umore, la timidezza per fobia. Senza una valutazione clinica si rischia di distribuire se etichette sbagliate, che possono condizionare il modo in cui ci percepiamo e ci relazionano agli altri.
Minimizzazione o drammatizzazione del disagio: alcuni contenuti online tendono a semplificare o spettacolarizzare il disagio psicologico.questo può portare a sottovalutare i problemi seri o, al contrario, vivere con angoscia e situazioni che potrebbero essere affrontate con serenità.
Adozioni strategie non adatte o dannose: seguire i consigli generici trovati online - come tecniche di rilassamento, esercizi di respirazione, diari emotivi, se non addirittura tecniche di maggior impatto - può essere utile in alcuni casi. Ma senza una guida professionale, si rischia di applicare strumenti non adatte alla propria situazione, o controproducenti.
Ritardo nella richiesta di aiuto: il "fai da te" può dare l'illusione di autonomia e controllo, ma spesso porta a rimandare i momenti in cui si decide di rivolgersi a uno psicologo.questo ritardo può aggravare il disagio e rendere più complesso il percorso di cura di fronte a un problema che ormai sia cronicizzato.
Sovrapposizione contenuti non verificati: forum, blog, video e social network sono pieni di testimonianze personali, spesso emotivamente coinvolgenti. Ma ciò che ha funzionato per qualcuno non necessariamente è valido per tutti. Inoltre, Monte fonti non sono verificate, e possono diffondere informazioni scorrette o fuorvianti soprattutto se non si è verificata la fonte, le competenze professionali di chi offre quei contenuti, il percorso formativo e l'abilitazione del professionista ad esercitare in campo sanitario. La figura dello psicologo è normata dalla legge. Lo psicologo non fa diagnosi online né terapia al di fuori di un contesto di setting regolamentato (non fa diagnosi, ne dà indicazioni di trattamento su social senza una adeguata anamnesi).
Lo psicologo: una guida competente e sicura
Lo psicologo è un professionista sanitario, formato e per ascoltare, valutare e accompagnare la persona nel suo percorso di consapevolezza e cambiamento. A differenza di Google, lo psicologo non offre risposte preconfezionate, ma costruisce insieme al paziente un percorso su misura, basato su evidenze scientifiche, esperienza clinica rispetto della persona.
In Italia, gli psicologi sono tenuti per legge una formazione continua (ECM - educazione continua in medicina), che garantisce aggiornamento costante e competenza. Affidarsi a uno psicologo significa scegliere un interlocutore qualificato, che sa distinguere tra sintomo e significato, tra disagio e diagnosi, tra bisogni e risorsa.
La salute psicologica merita attenzione, cura e competenza. È il primo atto di responsabilità e scegliere di affidarsi a chi può davvero aiutarti.

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone