La teoria della personalità “tipo A” è emersa per la prima volta negli anni '50 quando i cardiologi Meyer Friedman e Ray Rosenman hanno condotto uno studio longitudinale di otto anni e mezzo tra uomini di età compresa tra 35 e 59 anni. Hanno dimostrato che gli uomini con maggiori probabilità di sperimentare problemi cardiaci erano uomini quelli che mostravano personalità impazienti, fortemente motivate e molto stressate.
Nei successivi quarant’anni questa teoria della personalità è sta ampliata e sono stati evidenziati altri tipi di personalità oltre al Tipo A, ognuna con le proprie caratteristiche distinte.
Si ritiene che ogni persona sia una combinazione unica di quattro i tipi di personalità che possiamo nominare semplicemente personalità A, B, C e D.
La personalità A: appartiene a coloro che amano essere al comando, avere il controllo della propria vita e delle situazioni. Si tratta di persone molto attente ai dettagli, si muovono alla ricerca di soluzioni pratiche poiché sono orientate verso un obiettivo. Tuttavia, avendo uno stile di vita dinamico una volta raggiunto un traguardo si spostano immediatamente verso la ricerca di uno nuovo andando avanti così “senza fine”. Sono persone indipendenti a cui non piacciono limiti e restrizioni; preferiscono lavorare in autonomia.
Dedicano tempo e sforzi per realizzarsi lavoro; a volte sembrano impazienti nel raggiungere i risultati prefissati su cui si concentrano in modo maniacale.
Raggiungono posizioni lavorative di rilievo: sono manager, supervisori, responsabili di settore, imprenditori. Le personalità "A" non si scoraggiano facilmente ma si annoiano se svolgono un lavoro di routine. Seppure di fronte ad un lavoro ripetitivo appaiano tenaci internamente si sentono persone frustrate ed infelici.
La personalità "A" fa tutto il necessario per impedire a se stessa di rientrate in uno schema o routine per andare alla ricerca di libertà ed indipendenza.
Sono persone poco inclini nel riconoscere sentimenti e bisogni altrui; non perché a loro non importi ma perché sono molto concentrate nel raggiungere la propria realizzazione personale.
Il punto di forza è la loro capacità di lavorare bene sotto pressione ed eccellere in situazioni di stress elevato.
La personalità B: appartiene alle persone estroverse, energiche, veloci. Amano stare con le persone e godono dell'essere al centro dell'attenzione. Sono capaci di costruire buone relazioni sociali e sono molto apprezzate dalla gente. Ricercano l’approvazione altrui; cercano di piacere a tutti nella speranza di essere ricambiati. Hanno bisogno di ricevere complimenti, riconoscimenti, parole di stima e ammirazione. Le personalità B amano parlare di sé e possono sembrare egocentriche. Cercano solo di piacere poiché la loro più grande paura è quella di essere ignorate, disapprovate o umiliate.
Sono persone attente all’aspetto fisico; amano apparire impeccabili per dare l’idea di avere di successo al di la che questo sia vero o meno.
Il punto di forza è l’entusiasmo, il comportamento estroverso, la cordialità nei confronti degli altri e la loro capacità di persuadere anche le persone più scettiche.
Sono sognatori che però spesso riescono a tradurre tali sogni in idee molto pratiche sul posto di lavoro.
Le personalità B è tipica delle persona spontanee, intelligenti e dotate di umorismo. Faticano invece a nascondere i loro sentimenti; lasciano trasparire la loro delusione, la tristezza o la rabbia.
I limite di queste persone è quello di essere impazienti. Hanno un’attenzione diffusa su aspetti generali più che sui dettagli e per una breve durata.
Sul lavoro possono essere poco produttive e distratte poiché la loro peculiarità è quella di puntare alle relazioni sociali; questa capacità li rende adatti a svolgere mansioni nell’area delle “public relations” anche se possono imparare a controllarla.
La personalità C: appartiene alle persone molto orientate ai dettagli. Amano essere coinvolte in situazioni stabili e prevedibili. Sono interessate alla precisione, alla razionalità e alla logica. Si infastidiscono quando hanno a che fare con persone che non riescono a controllare le emozioni ed alle persone “piene di sè". Prediligono i fatti, la logica e l’accuratezza alle emozioni. Per questo non appaiano molto espressive e non vogliono mostrare i loro sentimenti.
Si tratta di persone piuttosto controllanti e rigide sia verso se stesse che verso gli altri. Non tollerano il fatto he qualcosa possa sfuggire loro di mano. Sono guidate dai risultati: seguono minuziosamente regole, procedure, protocolli per portare a termine un lavoro, Sono persone attente, pignole ed intraprendenti. Hanno un’eccellente capacità di esaminare e valutare aspetti diversi di un problema prima di prendere posizione. Una volta che hanno una visione accurata della situazione problematica sanno sostenere il proprio punto di vista con valide argomentazioni per cui è difficile coglierle impreparate o in fallo.
Amano la chiarezza per cui desiderano che le mansioni che sono chiamate a svolgere cosi come le aspettative su di loro siano ben definite. In tal modo possono dare priorità ai compiti che vengono loro assegnati e portarli a completamento nel migliore dei modi.
Nei ruoli decisionali sono persone caute, usano la logica e non si lasciano influenzare dalle persone troppo affabili o che mostrano troppa enfasi soprattutto quando si tratta di comprare qualcosa o prendere delle decisioni.
Si tratta di contabili, ingegneri ed avvocati il cui stile di pensiero si basa su fatti, logica ed accuratezza.
La personalità D: appartiene alle persone che hanno un ritmo di vita più lento e tranquillo sia nella lavoro che nella vita in generale. Prediligono lavori sicuri e ripetitivi che permettano loro di diventare abili in ciò che fanno.
Non amano i cambiamenti di regole e situazioni poiché cercano di attenersi a ciò che conoscono. Le persone con personalità D resistono al cambiamento perché temono l’ignoto e l'incertezza. Si adattano con gradualità e hanno una scarsa propensione per il rischio.
Cercano il rispetto, l'ammirazione sincera e l'accettazione degli altri. Lavorano volentieri per compiacere il datore di lavoro. Necessitano di sentirsi apprezzate e rassicurate sul fatto di essere necessarie o indispensabili. Non comprendono le persone con stile A poiché troppo esposte al rischio e per il fatto che non si preoccupino di ricercare sicurezze e stabilità.
Si tratta di persone molto ben organizzate e che si infastidiscono di fronte al disordine o alla disorganizzazione. Fanno parte della personalità D le persone premurose, disponibili e compassionevoli. Sono persone pazienti, abiti ascoltatrici, capaci di perseverare quando tutti gli altri si arrendono.
Prediligono soprattutto lavorare in un gruppo o in una squadra; rappresentano una forza stabilizzante all'interno del gruppo.
Sebbene non siano veloci come gli altri, sono accurati e completi. Solitamente mantengono per se i loro sentimenti e sono riluttanti ad esprimersi in modo assertivo. Scelgono di andare d’accordo con tutti per quieto vivere.
Queste 4 dimensioni di personalità possono risultare riduttive nel descrivere l’unicità di ciascuna persona. Ci possono essere dei tratti diversi e più complessi da considerare oltre a quelli esposti in questo semplicistico modello che tuttavia risulta ancora valido.
Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.