L’autostima è la considerazione che un individuo ha di se stesso, l’immagine che ha di se come persona. Coincide con la capacità di riconoscersi qualità e risorse, di agire senza temere il giudizio degli altri.
Questa valutazione si costruisce negli anni, sin da piccoli attraverso ciò che genitori, nonni, maestri e compagni dicono di noi e va a rafforzarsi o modificarsi grazie ai risultati che otteniamo. Quando si nutre stima nei propri confronti la vita diventa più semplice perché piacendosi ed amandosi una persona può contare su di una maggior stabilità interna e riuscire a far fronte a ciò che gli accade avendo fiducia in se stessa e nelle proprie capacità. Coloro che hanno una buona autostima non necessitano di ottenere l’approvazione o l’attenzione altrui, non si lasciano condizionare da ciò che le persone pensano o dicono e quindi sono meno inclini a sbalzi emotivi.
Il peggior nemico di una persona è se stessa ed in particolare le convinzioni che ha su di se e su ciò che pensa di meritarsi. Chi pensa di aver diritto a cose buone nella vita agisce con maggior motivazione ed è più propenso a superare gli ostacoli che si presentano per raggiungere un obiettivo. Al contrario, coloro che hanno poca fiducia in se stessi si considerano mero meritevoli, si immaginano di non potersi aspettare molto dalla vita, si adattano e, quando puntano ad uno scopo, finiscono per auto-sabotarsi in modi più o meno evidenti e sottili.
Le persone con una adeguata autostima risultano più attraenti perché si pongono in relazione con amici, familiari e colleghi altri in modo disinvolto, piacevole, positivo e leggero; non vivono frequenti conflitti con altri per cose di poco conto.
Sono persone che si distinguono per essere a proprio agio con se e con gli altri. La visione di se come persona di valore permette loro di affrontare la vita senza eccessive paure di sbagliare, sanno essere positive e proattive di fronte ai problemi della vita, del lavoro, della relazione di coppia.
Come si fa a migliorare la propria autostima in modo pratico?
Ci sono diverse abitudini che possiamo allenarci ad usare per migliorare e mantenere l’autostima che risulteranno utili soprattutto nei giorni più difficili:
1. Dite basta al vostro critico interno: tutti hanno una “vocina interiore” con cui si giudicano e sono convinte che per andare bene debbano perseguire uno standard di perfezione irraggiungibile (bene e/o velocemente) al fine di ottenere l’approvazione e l’accettazione da parte degli altri ma che allo stesso tempo può farle sentire frustrati ed inadeguati. Un buon punto di partenza per aumentare l’autostima è identificare ciò che la voce del “critico interno” si aspetta, l’ideale a cui sottende, e sostituirla con una richiesta più adeguata, più umana. Questo dialogo interno dannoso è costituito da pensieri distruttivi quali:
- Sei pigro e sciatto, è ora di mettersi al lavoro;
- Tu non sei bravo nel tuo lavoro a tutti e qualcuno farai sarà sbagliato e farà si che verrai licenziato.
- Guarda i tuoi amici/colleghi/compagni, tu sei sbagliato rispetto a loro, sei brutto;
Ci sono modi per minimizzare la voce critica e sostituirla con pensieri più utili e rifiutare queste idee negative. Ad esempio, quando riconoscere che vi state criticando potete “gridare“ mentalmente una frase per fermare ciò che vi state dicendo: “STOP” oppure “No, no, no… non è cosi!” o ancora una frase o una parola con cui ricordarvi che queste chiacchiere nella testa non sono reali ma sono sicuramente distruttive se date loro spazio e peso. L’obiettivo è operare uno spostamento dei pensieri da negativi in qualcosa di costruttivo. Dovete pianificare per tempo cosa dirvi ed usarlo per aiutarvi successivamente.
2. Motivate voi stessi: per rendere il critico interno più debole, far si che non vi condizioni ulteriormente, cercate di motivarvi costantemente scrivendo su un diario quotidiano gli effetti benefici che ottenete e i successi che riuscite a realizzare usando il dialogo interno positivo. Ad esempio potete scrivere la situazione in cui eravate, cosa vi stavate dicendo di negativo e la parola, la frase con cui invece vi siete incoraggiati. Fate un elenco giornaliero di situazioni in cui, anziché scoraggiarvi ed abbattervi, vi siete incoraggiati ed avete sperimentato con fiducia. Andate a rivedere ogni giorno i passaggi che state facendo. Se vi accorgete che invece state perdendo la motivazione a miglioravi, chiedetevi se quello che state facendo è ciò che realmente volete fare o ottenere. Se state perseguendo obiettivi che non sentire vostri rimettete a fuoco ciò che desiderate e iniziate a lavorare su ciò che è realmente importante per voi.
Usando la parola stop e continuando a ricordare i motivi per cui state perseguendo un obiettivo vedrete che piano piano ed in automatico saprete darvi maggior valore, superare le resistenze interiori del vostro critico interno.
3. Fermatevi e prendetevi del tempo per farvi una carezza positiva: prendere la sana abitudine ogni sera, per un mese, di fermarvi per qualche minuto, fare un respiro profondo e riconoscervi 3 cose positive su di voi. La domanda che dovete porvi è: “Oggi cosa apprezzo di me? Potete annotare i riconoscimenti che vi fate su un diario, sul pc o sullo smartphone. Nei momenti in cui vi sentite giù potete rileggere le annotazioni che avete registrato: aver ascoltato un amico, aver fatto una gentilezza a qualcuno, essere riusciti a portate a termine un compito. La scrittura vi permetterà di tenere memoria delle vostre capacità. Ciò è importante perché la mente critica tende a usare un “filtro” per leggere la realtà dei fatti; va a enfatizzare gli aspetti che confermano la visione negativa che abbiamo di noi stessi e svalutare o dimenticare quelli positivi che la disconfermano.
4. Fate ciò che ritenere giusto per voi: non sentitevi in colpa se avete deciso di fare o non fare qualcosa. Smettere di compiacere gli altri, di assecondare le richieste altrui che non sentite vostre. Fate quello che vi fa star bene invece di giudicarvi o sentirvi in colpa se questo crea del dispiacere a qualcuno. Siete importanti anche voi come persone.
5. Lasciate andare il perfezionismo: non abbiate la pretesa di essere perfetti. Si tratta di una richiesta impossibile da soddisfatte perché nessun essere umano lo è. Se inseguite questa strada probabilmente vi paralizzerete nel realizzare che non siete in grado di soddisfare questa “pretesa” e comincerete a procrastinare scelte e azioni senza ottenere alcun esito. Inseguire la perfezione è il miglior modo per non agire per nulla. Cercate piuttosto di trovare soddisfazione in ciò che riuscite a fare, cosi come vi viene al di la dei risultati desiderati. Se vi confrontate con un ideale la vostra motivazione verrà meno così come la vostra autostima. Liberatevi dell’idea di prestazione ideale e agite liberamente al meglio che potete!
6. Guardate ad errori e fallimenti in modo costruttivo e positivo: uscire dalla vostra zona confort significa mettere in conto di poter fare dei passi falsi. Cercate di essere indulgenti con voi stessi e di sostenervi in questo percorso crescita. Ogni volta che commettete un errore chiedetevi che cosa potete imparare. Non disperatevi ma mantenetevi ottimisti.
7. Siate gentili nei confronti del prossimo: se sarete più gentili e disponibili con gli altri tenderete a e pensare a voi stessi in modo più paziente e comprensivo. Ogni giorno fate qualcosa che possa essere significativo per chi vi sta accanto e vi sentirete utili:
- Date la vostra disponibilità ad una amico in difficoltà che ha bisogno di sfogarsi, ascoltatelo;
- tenete aperta la porta ad una persona;
- Fermate la macchina e lasciate passare qualcuno sulle strisce pedonali, sorridetegli e fate in cenno del capo.
8. Provare a fare qualcosa di nuovo: uscite dalla vostra zona confort e fate qualcosa di nuovo e diverso dal solito. Si tratta di accettare nuove sfide con voi stessi, anche piccole, per migliorare l’opinione che avete di voi stessi. Qualunque cosa decidiate di provare sarà sicuramente meglio che stare fermi e non accettare nessuna nuova sfida personale; non c’è bisogno di fare cose grandi e spettacolari. Cercate di apprezzare il fatto che vi siete messi alla prova, al di la dei risultati ottenuti, e di essere usciti dalla zona di sicurezza. Regolarmente accettate piccoli nuovi impegni e compiti: vi sentirete un po' spaventati ma sicuramente più vivi. Se invece non provate alcuna paura significa che siete ancora nella zona confort e non state progredendo.
9. Evitate di fare confronti tra voi e gli altri: quando confrontate la vostra vita con quella altrui potreste avere l’abitudine a focalizzarvi sui successi altrui per uscirne perdenti. C’è sempre qualcuno che ha una vita migliore o raggiunto traguardi importanti. Evitate questo gioco a perdere e guardate alla strada che avete fatto voi, sui vostri risultati e la vostra crescita e di some siete cambiati. Usate il vostro percorso di crescita con orgoglio e soddisfazione.
10. Passate più tempo con persone proattive e costruttive: scegliere di trascorrere meno tempo con le persone negative, critiche e distruttive. Evitate i perfezionisti e quelli che vi scoraggiano nel perseguire i vostri sogni ed obiettivi. Leggete libri, blog, siti che vi fanno sentire bene e vi incitano ad essere positivi ed evitare tutte le fonti di informazioni che vi possono scoraggiare o far pensare in termini negativi.
Ricordate i benefici che comporta un’alta autostima e i motivi per i quali vi state impegnando a pensare a voi stessi in termini positivi. Questo vi servirà, nei momenti difficili, nel continuare a lavorare su di voi.
Mi auguro che riusciate, attraverso questo articolo, a credere sempre più in voi stessi. Si tratta di un percorso di ristrutturazione graduale non sempre facile ma avete sempre la possibilità di farvi affiancare da uno psicoterapeuta per rendere questo processo più semplice.
Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.