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Come ridurre i pensieri ossessivi

Come probabilmente saprai è impossibile non pensare. I pensieri scorrono nella nostra mente di continuo per tutto i giorno. Il compito del nostro cervello è quello di raccogliere attraverso gli organi di senso (vista, gusto, olfatto, udito, tatto) informazioni da elaborare. Attraverso l’attività cognitiva valutiamo il significato degli stimoli ricevuti e la loro eventuale pericolosità in modo da poter poi mettere in atto comportamenti di difesa adeguati rispetto a possibili minacce alla nostra sopravvivenza. Fortunatamente il mondo non è soltanto ricco di stimoli dai quali star in guarda ma anche di esperienze sensoriali piacevoli e gratificanti.

Dal momento in cui ci svegliamo fino a quando ci addormentiamo i pensieri ci accompagnano; anche l’attività onirica è caratterizzata da pensieri che ci permettono di elaborare ed immagazzinare l’esperienze che abbiamo fatto durante il giorno. La nostra vita quindi è caratterizzata da infiniti e continui processi di pensiero inarrestabili… Infatti, se si prova solo per un minuto a smettere di pensare ci rendiamo conto di quando ciò appaia un’impresa difficilissima.

Solo coloro che praticano con costanza la meditazione imparano a prendere le distanze dai propri pensieri per focalizzarsi maggiormente sulle proprie sensazioni corporee.

E’ necessaria molta pratica per imparare il focusing ovvero riuscire ad “assorbirsi” e distaccarsi dall’ambiente circostante e dai propri pensieri per ascoltarsi profondamente.

Tuttavia i pensieri di solito non rappresentano un problema a meno che non diventino così intrusivi e persistenti da assorbire la persona per molto tempo e minacciare la sua serenità. 

In tal caso si parla di pensieri ossessivi che interferiscono con lo svolgimento delle varie attività che la persona deve svolgere durante la giornata. 

Ad esempio quando la persona pensa di ammalarsi, infettarsi o è pervasa da dubbi sulla propria identità sessuale. 

I pensieri ossessivi più frequenti riguardano:

 

  • Paura di contagiarsi e di contrarre malattie attraverso il contatto con qualche sostanza o con gli altri: es. paura di dare la mano e di ammalarsi;
  • Dubbi sull’aver compiuto alcune azioni: come il non aver chiuso la porta di casa o spento il gas. 
  • Dubbi sulla propria identità sessuale;
  • Pensieri, idee o immagini ricorrenti a sfondo sessuale o pornografico;
  • Ossessioni riguardo al proprio peso, alla forma del corpo o per il cibo;
  • Ossessioni riguardanti i propri impulsi aggressivi e paura di conseguenza di danneggiare qualcuno o se stessi:
  • Ossessioni superstiziose che portano a mettere in atto rituali “magici” per scongiurare eventi negativi;
  • Ossessioni religiose: immagini mentali e pensieri a contenuto blasfemo. 
  • Ossessioni inerenti agli affetti: paura di essere traditi, gelosia eccessiva, dubbi riguardo ai sentimenti provati per il partner;

 

Una erronea strategia per tenere sotto controllo un’ossessione è quella di ricorrere alle compulsioni. Ad esempio lavarsi le mani insistentemente o controllare se la porta è chiusa a chiave, contare o camminare solo su particolari mattonelle evitandone altre. 

Il sollievo che deriva dall’azione messa in atto è solo momentaneo e nel giro di poco tempo l’ossessione si ripresenta insistentemente alla mente.

Le compulsioni non sono in grado di disconfermare e placare i pensieri ossessivi della persona perché alla base del pensiero ossessivo vi è un pensiero “magico”. Le compulsioni diventano parte di un problema quindi più grande; nel tentativo di tenere a bada l’angoscia la persona oltre ad avere un pensiero intrusivo sviluppa anche un controllo ossessivo mediante i rituali. 

Di seguito alcuni suggerimenti utili per ridurre i pensieri ossessivi:

 

  1. Strategia della possibilità e probabilità. Se sei ossessionato da pensieri irrazionali prenditi il tempo per pensare alla possibilità e alla probabilità che queste cose accadano. Energizza la tua parte adulta capace di pensare in modo razionale ed obiettivo. Di norma gli eventi che temi hanno scarsa probabilità di verificarsi e certamente preoccuparti in modo ossessivo non scongiurerà un pericolo. E’ più utile agire saggiamente nel momento in cui sei di fronte ad un problema reale che vivere in angoscia nell’atto di farti trovare preparato di fronte ad una evento dalla remota probabilità di verificarsi.
  2. Allenati a “stoppare” i pensieri: puoi ricorre alle visualizzazione guidate per immaginare che il pensiero irrazionale, l’evento temuto, si verifichi. Immagina che accada sullo schermo di un cinema e appena l’immagine e abbastanza vivida da sembrare reale a voce alta dì “STOP”. Questo interromperà il processo di pensiero disfunzionale e ne ridurrà la frequenza. Ogni volta che inizi ad avere un pensiero irrazionale usa l’immagine guidata e pronuncia"STOP" ad alta voce o sottovoce. Col tempo i pensieri ossessivi tenderanno a diminuire.
  3. Spostamento dei pensieri: esegui un'attività o un compito che richiede la tua completa attenzione. Impara a reindirizzare i tuoi pensieri per ridurre quello ossessivo.

 

Ricorda che tu non sei ciò che pensi e neppure i tuoi pensieri; piuttosto sei l’artefice di ciò che pensi e puoi, come fa un guidatore esperto, imparare a delineare la direzione che i tuoi pensieri prendono, la loro qualità ed intensità.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.