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L'Agorafobia

L'agorafobia è un disturbo d'ansia che induce a sentirsi a disagio, terrorizzati, angosciati ed in  panico all'idea di trovarsi fuori casa in spazi aperti, tra la folla o in luoghi chiusi. E’ un disturbo psicologico incredibilmente invalidante che porta ad uno stile di vita piuttosto limitato. L’agorafobico tende ad evitare le situazioni ansiogene sia per tenere basso il livello di tensione interna sia perché teme la vergogna e l’imbarazzo di star male in mezzo alla gente. Teme gli spazi aperti come le piazze e gli spazi chiusi come i supermercati, i centri commerciali o i cinema. Ha il terrore di rimanere bloccato o intrappolato da qualche parte e di non essere in grado di scappare. Anche stare in mezzo alle persone può essere un fattore scatenante dell’ansia soprattutto in mezzo alla folla, in coda e nei mezzi di trasporto pubblico. Usa il farmaco come se fosse una sorta di “coperta di Linus”: la sola presenza, anche senza che venga assunto, può dargli conforto. Vive tendenzialmente all’interno di una zona confort erroneamente considerata sicura, di norma luoghi conosciuti entro una data distanza da casa. Ha paura di uscire da solo, star male e non poter ricevere aiuto perciò chiede alle persone di fiducia di accompagnarlo quando sconfina oltre la zona considerata sicura.

Quando si deve allontanare da solo cerca scuse più diverse per non farlo, per non uscire o per evitare le situazioni che teme. Tenendosi lontano dai contesti che scatenano l’ansia si illude di poter avere controllo su di se tuttavia non affrontando il problema spesso la fobia si aggrava. 

I sintomi includono battito cardiaco accelerato, nausea e vertigini, mancanza di respiro, sudorazione eccessiva e pensieri catastrofici. E’ una condizione di salute mentale classificata come disturbo d'ansia nel DSM 5, il manuale che psicoterapeuti e psichiatri usano per diagnosticare i disturbi psicologici. I criteri per la diagnosi di agorafobia includono:

 

1. Una marcata paura o ansia per 2 o più tra le seguenti situazioni:

 

  • Prendere mezzi pubblici;
  • Trovarsi in spazi aperti.
  • Trovarsi in spazi chiusi come teatri, negozi e cinema.
  • Stare in coda o in mezza alla folla.
  • Stare fuori casa da soli.

 

2. La persona che soffre di agorafobia fa di tutto per evitare queste situazioni poiché sono fonte di notevole angoscia. Può sentisi molto ansiosa ed avere un attacco di panico. Spesso si fa accompagnare da qualcuno di fiducia per poter affrontare le situazioni temute.

3. Le situazioni agorafobiche provocano quasi sempre paura o ansia. La paura o l'ansia sono sproporzionate rispetto all’effettiva pericolosità del contesto. I pensieri irrazionali intaccano la capacità di valutare oggettivamente il pericolo: il fobico percepisce una minaccia maggiore di quella effettiva.

4. La paura, l'ansia o l'evitamento sono persistenti, in genere sono presenti da almeno sei mesi o più.

5. La paura, l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o menomazione in aree importanti del funzionamento della persona. Incidono a livello lavorativo, familiare, socio-relazionale.

6. L'ansia o l'evitamento fobico non sono causati dalla presenza di un altro disturbo mentale.

7. L'individuo teme o evita queste situazioni a causa di pensieri negativi ed irrazionali che non riesce a controllare. Una della paure più comuni riguarda il temere di trovarsi in difficoltà e non per contare sull’aiuto di qualcuno. Ad esempio avere un attacco di panico o un qualche altro sintomo invalidante e non poter chiedere aiuto o di sentirsi in imbarazzo e sotto il giudizio di altre persona qualora si sentisse male. 

 

Molto spesso il trattamento dell’agorafobia è combinato: farmaci per rendere i sintomi più affrontabili e psicoterapia per imparare a lavorare per ridurre l’ansia e lo stress situazionale appendendo delle strategie di contenimento oltre che un intervento di tipo analitico per andare alla ricerca della cause di tale fobia spesso riconducibile a traumi pregressi al fine di vivere una vita piena senza alcuna limitazione.

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.