· 

Il risentimento nella coppia

Il risentimento è un'emozione complessa comunemente non espressa direttamente nei confronti delle persone verso le quali la proviamo. E’ più facilmente mascherata sotto false sembianze. A volte si nasconde dietro alla noia o viene manifestata sotto forma di fastidio ed insofferenza lievi e persistenti. Altre volte il risentimento si cela dietro un commento negativo, una critica velata, la mancanza di gesti di affetto o la distanza fisica verso il partner. Si tratta di un sentimento che non nasce da un giorno all’altro ma che cresce e cova nel corso di molto tempo. Rimane sempre presente sullo sfondo minacciando gradualmente l’intesa di coppia.

Il risentimento è spesso frutto di delusioni ed aspettative disattese, accumulatesi nel corso di mesi ma anche di rabbia e dolore repressi per anni. Ad un certo punto si diviene consapevoli di provare questo sentimento spiacevole nei confronti del partner quando:

  • Parliamo in modo sarcastico e stizzito al partner;
  • Nascondiamo i nostri veri sentimenti sotto un atteggiamento falsamente benevolo e cordiale;
  • Ci sentiamo agitati e rabbiosi in presenza del partner senza un' apparente ragione;
  • Manifestiamo un atteggiamento cinico ed ostile;
  • Tratteniamo apprezzamenti e gesti di affetto spontanei;
  • Ci chiudiamo ed evitiamo di confidarci.

 

Il risentimento in una relazione è causato da tre problematiche fondamentali: aspettative rigide che quindi vengono facilmente disattese, mancanza di empatia e scarsa capacità di comunicazione. In ogni relazione affettiva ad un certo punto, dopo la fase iniziale di euforia, l’intesa viene meno ma ci sono alcuni accorgimenti che ci permettono di risolvere per tempo fastidi, delusioni e preservare a lungo l’intesa di coppia.

Di seguito tre suggerimenti utili:

 

  1. Esplora le aspettative che hai nei confronti del partner: il risentimento è frutto di aspettative disilluse. A volte le persone si rapportano al partner non per la persona che realmente è ma in base all’idea di come vorrebbero che fosse. Sono gli stereotipi circa il come l’altro dovrebbe essere a farci sentire arrabbiati e delusi. Ad esempio l’aspettativa che cambi per essere più responsabile o emotivamente più disponibile di quanto non sia in realtà. Prendi un foglio di carta e dividilo in 2 parti: da una parte trascrivi le aspettative irrealistiche che hai verso il tuo partner e dall’altra quelle che può realmente soddisfare in base a come è realmente come persona.
  2. Comunica i tuoi bisogni in modo aperto: molto del risentimento che si prova nelle relazioni può essere prevenuto semplicemente imparando a cominciare in modo aperto le proprie necessità. Quando comunichiamo apertamente, condividiamo i nostri pensieri e sentimenti in modo non giudicante è più facile che il partner si sintonizzi verso di noi e si riveli disponibile. La comunicazione aperta implica la capacità di saper ascoltare i propri bisogni, definirli in modo assertivo, ovvero nel rispetto di se stessi e di chi ascolta, saper comunicare le proprie emozioni in modo maturo. Purtroppo in molte relazioni intime manca la capacità da parte dei partner di saper dialogare in modo aperto e rispettoso, senza denigrare o deridere l’altro, senza imbarazzi o timori.
  3. Usa un atteggiamento empatico: alla base del risentimento c’è in realtà una tristezza irrisolta. Quando proviamo del risentimento verso il partner in realtà siamo piuttosto tristi perché non ha saputo cogliere un nostro bisogno importante come la necessità di ricevere sostegno amorevole, di essere apprezzati, di ricevere aiuto, amore, comprensione… E’ importante mostrare compassione e preoccupazione innanzitutto verso noi stessi e non sempre affidarsi al partner per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Il risentimento è il risultato del bisogno di co-dipendenza ovvero di delegare a qualcuno la soddisfazione delle nostre necessità. La migliore cura per la co-dipendenza è l’amore vero se ed avere cura di se che si esplica imparando a rispettare i nostri confini ed ascoltare i nostri bisogni. Quando amiamo e rispettiamo noi stessi allora possiamo davvero amare gli altri. L'empatia è il prodotto della maturità mentale ed emotiva. Una persona immatura reagire con rabbia verso le mancanze ed i limiti dell’altro, non è in grado di mettersi nei panni altrui e capire che il suo comportamento è il risultato delle ferite principali, dei traumi, delle credenze o dell'educazione ricevuta. La persona immatura usa i pregiudizi per crearsi un'immagine dell'altra persona e reagisce riversando sull’altro la rabbia che nutre per i priori egoistici bisogni rimasti in sospeso. Essere empatici significa mostrare una profonda comprensione per il partner, per ciò che è e per ciò che può realmente dare nella relazione in base all’educazione ricevuta, alla sua esperienza di vita ed allo sviluppo che ha raggiunto sin qui come persona. 

 

Pagina Facebook - Canale Telegram


Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.