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L'attaccamento al partner

In età adulta ci sono tre principali stili di attaccamento, ovvero modalità con cui l'individuo percepisce e risponde nelle relazioni sentimentali. Tali stili rispecchiano quelli che si riscontrano nei bambini. Essi sono: sicuro, ansioso, evitante.

 

La persona con attaccamento sicuro non ha paura dell’ intimità e comunemente è in grado di mostrare i propri sentimenti, l'affettività verso il proprio partner e al tempo stesso mantenere la propria autonomia;

La persona dall'attaccamento ansioso, invece, è alla ricerca continua di intimità, di vicinanza, si mostra spesso preoccupata per la relazione e dubita della capacità del partner di ricambiare il suo amore. Vi è un crescente desiderio di vicinanza che porta la persona a non riuscire a concentrarsi e portare avanti attività lavorative e di svago per il continuo pensare alla relazione. Si tratta di persone ipersensibili verso ogni azione del partner. Vi è una naturale tendenza a ricercare vicinanza fisica ed emotiva con l’altro. 

La persona con attaccamento evitante rifugge al contrario l'intimità poiché la associa a  perdita della propria indipendenza ed autonomia. E’ portata a ridurre la vicinanza con il proprio partner, ad allontanarlo sebbene vi sia un desiderio di relazione e di condivisione. Alla base vi è una naturale tendenza a preferire l'indipendenza ed evitare intimità.

 

Oltre a questi tre stili principali possiamo identificare un sotto tipo, l’ansioso/evitante che rappresenta una combinazione degli ultimi due stili principali.

 

Questi pattern di attaccamento nell'adulto si riscontrano indistintamente in nazioni e culture differenti a dimostrazione che l’essere umano è programmato ad agire in un modo predeterminato nelle relazioni affettive. Essi sono determinati dal modo in cui l'individuo è stato educato da bambino ed in particolare dall'atteggiamento delle figure genitoriali. 

Se un bambino viene educato da genitori sensibili, disponibili a suoi bisogni, e sono presenti egli svilupperà uno stile di attaccamento sicuro. Viceversa se un bambino viene cresciuto con genitori distanti, rigidi, indifferenti ai suoi bisogni svilupperà da adulto un attaccamento sfuggente. 

 

Oltre all'influenza genitoriale intervengono nella formazione dello stile attaccamento anche altri fattori (che vedremo); ciò non significa che uno stile di attaccamento non possa essere modificato ma perché ciò avvenga, è necessario che la persona diventi consapevole delle sue modalità in modo da poter acquisire maggior sicurezza nel suo stare in coppia.

La teoria dell’attaccamento, sviluppata da John Bowlby, afferma che ogni persona nasce per dipendere da un suo simile importante per lui al fine di garantirsi la sopravvivenza. Tale bisogno si manifesta già nel grembo materno. Si tratta di meccanismo biologico specifico con il quale si crea e regola il legame con la figura di attaccamento (genitori, figli, partner di coppia). 

Attraverso questa teoria si spiega come mai il bambino separato dalla madre manifesti comportamenti di protesta, ovvero si disperi, la ricerchi affannosamente, pianga in modo incontrollabile sino a quando non riesce a ricongiungersi e ristabilire un contatto fisico con lei. Anche l’adulto manifesta comportamenti di protesta di fronte al pericolo di una separazione: il sistema di attaccamento si attiva alla percezione di poter perdere la persona amata ed è responsabile della sgradevole sensazione di malessere alla bocca dello stomaco, dell’agitazione, e di tutte le reazioni spiacevoli del corpo. L’adulto, al pari del bambino, è in grado di esprimere comportamenti di protesta come ad esempio il controllo, la gelosia, la rabbia verso il partner per il timore della perdita. 

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.