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Copione di vita: le decisioni infantili

Secondo la definizione di Eric Berne il copione è l'insieme delle decisioni prese dal bambino nei primi sei anni di vita ed è condizionato dai propri bisogni, dalle proprie esperienze, dai modelli genitoriali, dall'ambiente in cui vive.

Le decisioni di copione sono assunte dal bimbo che svaluta i propri bisogni per essere più accettato, accolto, amato... dai suoi genitori: "sarò il più bravo di tutti", "sarò un po' stupido", "sarò prepotente e mi farò valere" , "sarò molto arrendevole e compiacente", "sarò una persona onesta", "sarò un prevaricante", "sarò perfetto", "sarò sempre malaticcio"...

 

In che modo prendiamo nell'infanzia decisioni così radicali su noi stessi, gli altri, il mondo?

In seguito ai messaggi verbali e non verbali inviati dai genitori: un bambino, la cui autonomia e il cui sviluppo emotivo sono stati condizionati negativamente da messaggi distruttivi, prenderà le sue decisioni quando è ancora molto piccolo, quando molto scarse sono le sue informazioni, limitate le sue possibilità cognitive. Nel corso degli anni queste decisioni si strutturano in un sistema di riferimento rigido e chiuso, in un comportamento non autonomo. Ciò serve a rinforzare le prime decisioni e a confermare le opinioni che si è fatto di se stesso, degli altri, del mondo. Finchè il comportamento si conforma alle aspettative familiari, il bambino ottiene le carezze di cui ha bisogno. Ma crescendo emergono altri bisogni tipici di ogni età; egli però non possiede l'elasticità necessaria per rispondere coerentemente agli stimoli dell'ambiente, tutto a discapito della qualità della sua vita, del suo rapporto con gli altri , del soddisfacimento dei suoi bisogni di autoaffermazione, autonomia, intimità...

 

Perché il bambino prende alcune decisioni e non altre?

In seguito alle prime esperienze il bambino sceglie di:

  • Obbedire a una o più ingiunzioni ricevute (Divieti ricevuti);
  • Stabilire la propria posizione esistenziale (Ok, Non-Ok);
  • Essere fedele alle spinte ricevute (Doveri ricevuti);
  • Programmare la propria vita come vincente, perdente, non vincente;
  • Orientare il proprio futuro verso una forma di rinuncia come follia, suicidio, malattia..
  • Mettere in atto un racket (tornaconto di copione)
  • evitare l'indipendenza attraverso i giochi e le svalutazioni

 

L' Analisi Transazionale fornisce però gli strumenti per ri-decidere cioè imparare a percepire, pensare, agire in modo diverso. 

 

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Autore: Dott. Maurizio Sgambati - Psicologo Psicoterapeuta. © Riproduzione vietata.